sono veramente rammaricato per l’accaduto.di sicuro suo figlio sara’ stato un eccellente atleta..e forse la troppa sicurezza abbinata alla foga della competizione lo ha tradito.il suo deve essere un monito per tutti, esperti e meno esperti, perche’ il mare e’ inclemente,non ha amici e non conosce nessuno.penso un po tutti a volte rischiamo sempre qualcosa in piu’ delle nostre capacita’ forse per testare i nostri limiti o per ambizioni da pescatore..ma alla fine della giostra…ne vale la pena?penso proprio di no..e se la nostra vita vale un sarago..un dentice..e una famiglia distrutta..allora dico che il prezzo e’ troppo alto…bisogna tirare i remi in barca e cambiare rotta..comportamenti e mentalita’ di approccio a questo sport che e’ meravigliosamente bello ma infinitamente infido.non scherziamo mai con la vita ragazzi..grazie sig .greco per la sua triste testimonianza.spero che cio’ possa essere di aiuto almeno per i piu’ giovani.ancora una volta sentite condoglianze.