Forza di gravità e resistenza dell’acqua

PescaSubacquea.net Forum Area Tecnica Gabinetto Scientifico Forza di gravità e resistenza dell’acqua

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
  • Autore
    Post
  • #1854
    zio frank
    Partecipante

    L’asta spinta dalle gomme incontra nella sua corsa la resistenza dell’acqua che le fa perdere forza cinetica. La forza di gravità , anch’essa influisce sulla perdita o sul guadagno di velocità  ( vedi i tiri in caduta. Una delle mie tecniche preferite dove ho potuto sperimentare una diversa e migliore performance del tiro). Alla luce di questi due fattori mi piacerebbe sapere se un asta più pesante possa avere una performance migliore di una più leggera in un tiro verso il basso e se si, se questa perfomance si ripete anche in un tiro verso l’alto. Pongo questo quesito perchè quando si parla di velocità  s’immagina sempre il tiro orizzontale, dove la forza di gravità  ha la stessa influenza su tutte e due le tipologie di aste.

    #111071
    ArbaArba
    Partecipante

    La forza di gravita’ ha, ovviamente, il suo contributo che in un tiro orizzontale (se ci limitiamo a considerare la porzione di traiettoria rettilinea in cui l’asta mantiene velocita’ considerevoli… la gittata utile) possiamo non prendere in considerazione.

    Se tiriamo dall’alto verso il basso (caduta) o dal basso verso l’alto la gravita’ fara’ sentire il suo effetto migliorando le performances di un tiro in caduta e peggiorandone quelle del tiro verso una preda posta piu’ in alto.

    Mario

    #111072
    gio-ss
    Partecipante

    se parliamo con unico riferimento “la pesca in caduta” …che ho visto dai video praticata eccelsamente… ha dei fattori che vanno oltre lo spessore dell’asta e del suo peso lo sparo non ha necessità  di molta potenza e penetrazione ma bensì di velocità  dato dal fatto che gli spari avvengono a distanza molto ravvicinata dalla preda….. x leggi matematiche sicuramente un asta + pesante è agevolata se punta verso il basso ma non so quanto possa essere utile in questo caso specifico….

    #111073
    cico
    Partecipante

    Fermo restando che il fucile e gli elstici vanno dimensionati sull’asta che utilizziamo, a mio avviso il diametro va scelto in relazione alle prede che vogliamo insidiare indipendentemente dalla tecnica di pesca che adottiamo (caduta, aspetto, agguato ecc). Se devi sparare pesci di piccole dimensioni (saraghi, corvine, cefali, ecc) non ha tanto senso utilizzare una asta ad alta energia di impatto (7,0 mm o 7,5 mm), con un’asta da 6,5 peschi tranquillamente e riduci la possibilità  di distruggerti la punta. Se però pensi che durante la tua battuta di pesca ti possa capitare qualche pesce più grosso tipo cernia, dentice o addirittura una ricciola devi necessariamente optare per un’asta “pesante” con elastici e fucile proporzionati.
    Per quanto mi riguarda pratico la pesca in caduta molto poco, più che altro imposto sempre un aspetto e se durante la discesa vedo qualche altro pesce interessante…che al 90% è una cernia cerco di cadergli sopra e spararla prima che si intani. A dire il vero sono quasi sempre tiri lunghi e più di una volta mi è capitato di non passare completamete il pesce nonostante asta e fucile grossi. Se si tratta di altri pesci più piccoli evito quasi sempre di sparali dal’alto in basso per non “arrotondare” troppo la punta, preferisco arrivare sul fondo e impostare un agguato.

    #111074
    Dariowfr
    Partecipante

    Assistendo alla presentazione fatta dalla Omer e Sporasub all’eudi hanno progettatto un asta molto interessante nn so se gia sicuramente ne siete al corrente! Quest’asta ha l’aletta sotto anziche essere sopra come di solito sulle aste, inoltre hanno inventato un meccanismo di scatto per tenere l’aletta fino al momento dello sparo una volta colpita la preda all’impatto scatta e si apre, questo meccanismo è un tondino di acciaio di profilo bassissimo posto sull’asta all’altezza dell’aletta.Hanno specificato che il tiro con l’aletta messa in questa configurazione (sotto) risulti rettilineo soprattutto alla fine della traiettoria quando l’asta sta finendo oramai la sua corsa!! Nn so quanto puo essere veritiera cmq sarebbe da provarla…..

    Ciao Dario

    #111075
    cico
    Partecipante

    Caro Dariowfr,
    Posso dirti con sicurezza che Omer e Sporasub hanno fatto la scoperta dell’acqua calda…forse è da poco che bazzichi in rete, ti consiglio di leggere con attenzione gli articoli di Dapiran relativamente al posizionamento dell’aletta nelle aste monoletta.
    Sono circa dieci anni che adottiamo stabilmente quella soluzione e le motivazioni sono state già  ampiamente trattate.
    Ciao

    #111076
    Fulvio48
    Partecipante

    L’età  mi permette di riferire che già  nei primi anni sessanta esistevano arpioni, da montare sulle grosse aste degli oleo di allora, che avevano un anello scorrevole che tratteneva le alette chiuse (ardiglioni?). Al momento della penetrazione nella preda l’anello veniva spinto all’indietro liberando le alette (che allora erano quasi sempre due). Qualcuno, inoltre, aggiunse dei pezzetti di gomma sotto le alette (tra asta e alette) in modo che una volta liberate scattassero ad aprirsi (restando forzatamente aprte) per effetto dell’espansione dei pezzetti di gomma.
    Tanto dovevo per la serie “amarcord”.

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.