uso del VHF marino

  • Questo topic ha 3 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 3 mesi fa da Max.
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  • #11754
    Max
    Moderatore

    Vorrei riaprire questo topic per chiarire alcuni aspetti a chi pensa di poter usare un VHF (fisso o portatile che sia) senza la dovuta autorizzazione.

    Premesso che la dotazione del radiotelefono è obbligatoria per tutte le unità  in navigazione oltre le 6 miglia dalla costa, tutti gli apparati ricetrasmittenti (fissi e portatili) installati a bordo delle unità  da diporto, muniti della dichiarazione di conformità  alla normativa vigente, sono esenti dal collaudo (tranne gli apparati che svolgono traffico di corrispondenza pubblica) e dalle ispezioni, mentre quelli sprovvisti sono soggetti al collaudo del Ministero.

    L’uso dell’apparecchio ricetrasmittente di bordo prevede la licenza di esercizio. La domanda, unita alla dichiarazione di conformità , va rivolta all’Ispettorato Regionale delle Comunicazioni competente per territorio e presentata all’Ufficio di iscrizione dell’unità  che assegna il nominativo internazionale (indicativo di chiamata per i natanti), rilascia la licenza provvisoria e trasmette i documenti all’Ispettorato per il rilascio della licenza definitiva. La licenza sulla quale sono indicati i dati tecnici è riferita all’apparato installato a bordo e va sostituita nel caso di cambio dell’impianto.

    Per i natanti invece, la licenza non è legata all’unità  di istallazione.

    Gli apparati ricetrasmittenti che vengono utilizzati anche per il traffico di corrispondenza pubblica (uso come telefono) hanno l’obbligo di essere affidati a una società  di gestione (Telecom o Telemar) con relativo canone di abbonamento.

    Nel caso invece che l’apparato venga usato per i soli fini della sicurezza in mare (incluse le chiamate ai porti, approdi e Uffici marittimi), il proprietario dell’imbarcazione ha l’obbligo di una dichiarazione in cui si assume la responsabilità  a limitare l’uso della radio a detto scopo.
    La dichiarazione in originale va tenuta a bordo come parte integrante della licenza. Il telefono cellulare non è più proibito, ma non sostituisce il VHF obbligatorio oltre le 6 miglia dalla costa.

    Per l’uso della radio, a bordo deve essere presente una persone in possesso del certificato limitato di radiotelefonista, documento personale e ottenibile dal Ministero, su richiesta senza esami.

    Ma soprattutto ricordate che:
    E’ PROIBITO:
    • UTILIZZARE IL CANALE 16 PER COMUNICAZIONI DIVERSE DALLE CHIAMATE E SOCCORSO;
    • UTILIZZARE IL VHF SUI CANALI RISERVATI ALLE OPERAZIONI PORTUALI O DI SUPPORTO AL CANALE 16 (VERIFICARE SUL TERRITORIO – AUTORITA’ PORTUALE E CAPITANERIA DI PORTO);
    • UTILIZZARE IL VHF NAUTICO DA TERRA


    Gli unici canali utilizzabili per cumunicazioni nave-nave sono:
    6 – 8 – 13 – 15 – 17 – 67 – 72 – 77

    Tutti gli altri canali sono RISERVATI ad altri utilizzi: soccorso, operazioni portuali, corrispondenza pubblica da parte delle stazioni costiere, ecc.

    Vi riporto l’art 102 del Codice delle comunicazioni elettroniche Decreto legislativo 01.08.2003 n° 259 , G.U. 15.09.2003
    relativo alle violazioni:

    1. Chiunque installa od usa una rete di comunicazione elettronica ad uso privato, senza aver ottenuto il diritto d’uso della frequenza da utilizzare, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 10.000 euro.
    2. Chiunque installa od usa una rete di comunicazione elettronica ad uso privato, senza aver conseguito l’autorizzazione generale, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3.000 euro.
    3. Il trasgressore è tenuto, in ogni caso, al pagamento di una somma pari ai contributi di cui all’articolo 116, commisurati al periodo di esercizio abusivo accertato e comunque per un periodo non inferiore all’anno.
    4. L’effettuazione di servizi di comunicazione elettronica ad uso privato in difformità  da quanto indicato nel provvedimento di concessione del diritto d’uso di frequenza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 5.000 euro.
    5. L’effettuazione di servizi di comunicazione elettronica ad uso privato in difformità  da quanto previsto per le autorizzazioni generali è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 2.500 euro.

    Un amico che è Ispettore del Ministero mi ha detto che tempo fa fu messo in registrazione per un anno il canale 70 perchè era costantemente occupato da comunicazioni nave-nave (tra pescherecci). Furuno multati (pesantemente) e obbligati anche al pagamento di tutte le spese occorse alla registrazione.

    Tutto ciò per dirvi che se dovete usare il VHF per delle brevi comunicazioni probabilmente verrete tollerati ma troppo spesso si sentono sui canali di lavoro portuali o peggio sul 16 diportisti che parlano del piatto di pasta, delle tette delle bagnanti, ecc.

    Quindi utilizzate SOLO i canali riservati nave-nave e munitevi della relativa licenza 😉

    #291674
    submaro
    Partecipante

    Bravo Max molto utile per tutti 😉 😉 😉 Grazie!!!

    #291675
    MAURO650CS
    Partecipante

    Lo scorso anno seguii un corso di metereologia marina, con finale lezione sul VHF nel quale ho appreso l’importanza di questo apparecchio indispensabile su qualsiasi imbarcazione.
    Ho riletto la tua spiegazione molto volentieri, ripassare aiuta sempre!
    Hai detto tutto giusto, in oltre agigungo che sarebbe buona norma, avvisare il COMPAMARE più vicino se si intende avviare una conversazione “ship to ship” , magari chiedendo quale canale sia preferibile usare per non essere d’intralcio ad altre conversazioni usate per altri scopi.
    In oltre è buona norma essere sempre collegati sul 16, si potrebbe intercettare il segnale di un’imbarcazione in pericolo in difficoltà  ed avere quindi l’obbligo legale e morale di fare da tramite tra lui ed i soccorsi… 😉

    #291676
    Max
    Moderatore

    @MAURO650CS wrote:

    In oltre è buona norma essere sempre collegati sul 16, si potrebbe intercettare il segnale di un’imbarcazione in pericolo in difficoltà  ed avere quindi l’obbligo legale e morale di fare da tramite tra lui ed i soccorsi… 😉

    Ben detto Mauro. Quando tenieamo il VHF acceso è buona norma tenerlo sempre acceso sul CH 16 (canale di soccorso) in ascolto. Al ricevimento di una chiamata di soccorso si ha non solo l’obbligo morale ma sopratutto, e cosa più importante, l’obbligo stabilito dal codice della navigazione di procedere al soccorso se da tale soccorso non derivi un pericolo per la proria unità  ed il proprio equipaggio.

    Per le comunicazioni di routine nave-nave, quando le due unità  sono molto vicine tra loro, i canali più indicati sono il 15 ed il 17 (che trasmettono con 1 watt di potenza). Gli altri canali nave-nave 6 – 8 – 13 – 67 – 72 – 77 trasmettono con 25 watt e sono quindi più indicati quando le due unità  sono più distanti.

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