- Questo topic ha 22 risposte, 15 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni fa da
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@pietrino wrote:
@Willy wrote:
@Fulvio wrote:
…….se avete altre cose da aggiungere non esitate.. …Sì, cambia foto che spaventi il mio nipotino !!! 😀
hahahaha ero preso dalla foga del momento e non sapevo che foto mettere….( a dirla tutta rispecchio l’anima del forum….guarda le facce dei mod 😀 ) scherzo o
vviamente….. 😉in effetti sembri come dire ..un po troppo infogato….
heheheh….si nota cosi tanto??? 😳 😀
@Willy wrote:
posto alcune domande che il saggio zio frank mi ha consigliato di mettere sul forum in modo tale che tutti possano vederle e partecipare alla discussione e aggiungerne di nuove….
-la prima domanda riguarda il comportamento (etico e sportivo)da mantenere in acqua.
-la seconda interessa i percorsi migliori da effettuare in mare per avere piu possibilita di trovare del pesce e di conseguenza di come avvicinarlo(considerate che sono un vitellone da 1.90m x 90kg con tanto di pinne di carne ai piedi di sicuro non passo inosservato )
-l’ultima (x il momento) riguardante il fucile: leggendo sul forum molte persone neofite hanno ricevuto il consiglio di iniziare con un 75…ma dopo poco tempo hanno sentito la necessità di passare al 90…io mi chiedo iniziare direttamente col 90 è da considerarsi come una mossa troppo azzardata?? io avrei una mezza intenzione di prendere il geronimo…l’unico dubbio che rimane (oltre all’attesa dei quattrini) è scegliere la misura…
credo di aver messo troppa carn…pesce al fuoco….per cui dico: “inizio alle danze!!”
un sentito ringraziamento a tutti coloro che parteciperanno
WillIl percorso è inevitabilmente il seguente :
Primo fucile , Oleopneumatico da 70/75
Secondo fucile o contemporaneo acquisto, Arbalete da 85/100
Terzo fucile (forse) Oleo da 100 o arba da110Il 75 ti servirà per imparare a caricare , mirare e colpire, in TANA, e svariate altre situazioni di pesca propedeudiche e sempre di alta soddisfazione sportiva .
Il 85/100 sarà necessario per imparare e avere la possibilità di colpire da due metri e mezzo a quattro o più (dipende dal fucile) . Poi te li porterai entrambi sempre di cui uno agganciato alla boa .Se ne hai la possibilità devi allenarti quanto più ad usare le tue armi e ogni volta dopo lo sparo fare una attenta analisi “filmata nella tua testa” di quello che hai fatto e di quello che è accaduto .
Le armi non sono nulla a confronto del METODO di avvicinamento ai pesci che devi sempre osservare con attenzione analizzando i loro movimenti e le loro abitudini che NON sono standard ma mutano anche da zona a zona .
Ti consiglio di allenarti più all’avvicinamento che allo sparo , quindi mettiti in condizione di non cadere in tentazione a sparare sempre a meno di prede che capitano di rado o per pura fortuna . Ciononostante allenati pure con le salpe , se riesci a colpire le salpe sarai anche in grado di colpire gli altri pesci più di rango che spesso se ti capitano a tiro sono paradossalmente più facili da prendere (metodo e avvicinamento).
Anche se sembra banale ti consiglio di fare molto studio sull’apnea e le tecniche relative (anche yoga Pranayama almeno per conoscenza) e di capire con l’allenamento il tuo miglior metodo di COMPENSAZIONE , in generale si deve passare dal Marcante Odaglia al Valsalva e combinato , se riesci a compensare con la deglutizione è meglio .
La tua mole fisica è un pò controproducente nell’agguato sottocosta , per il resto è abbastanza ininfluente e favorevole in discesa a profondità oltre i dieci metri .
Per ritornare all’etica è implicito che non bisogna approfittare inutilmente di situazioni favorevoli facendo strage o incetta di pesci ma non bisogna sentirsi in colpa se le circostanze hanno determinato un certo comportamento (sparare qualche salpa anche per allenarsi , le salpe sono molto numerose e comunque si mangiano e sono gustose se eviscerate subito dopo la cattura consumate in giornata , anche in cartoccio condite solo con olio , aglio , limone e prezzemolo ) .
CiaoIo ho iniziato con un Mini Sten, prima serie, credo nel 1973 o 74, stragi di lappane…. :oops:(e li capisco Zio Frank quando dice che le piccole prede “devono” far parte del bagaglio d’esperienza per i neo p.sub) poi con un Medi Sten e a seguire, con uno Sten, sempre prima serie, e le prede cominciavano a crescere. Poi qualche anno di pausa per causa di forza maggiore e ricominciai con il Mini Sten, che, messo in pensione, ma soddisfatto della misura, acquistai un Cyrano 550 che ho utilizzato fino a quando, 5 anni fa, stanco di razzolare nelle tane, ho acquistato un arbalete 75. Quella è stata la svolta della mia vita (subacquea). Mi ha invogliato a cambiare tipo di pesca e a volere imparare nuove tecniche che sto tuttora sperimentando. Ho persino comprato un 90. L’esperienza è una grande maestra che va fatta anche infiocinado lappane. Purtroppo parlando di etica, quella lascia un po a desiderare. C’è ancora tanta gente che lascia sul posto dove scende in acqua ogni cosa, per esempio, bottiglie di plastica che contenevano acqua saponata, oppure sacchetti di plastica, oppure, sciacqua il serbatoio della benzina con acqua di mare, oppure, lascia la bottiglia della benzina dell’aquascooter sugli scogli, e così via… Tutte le volte che mi sono accorto di ciò l’ho fatto notare. La silenziosità nell’avvecinare i pesci si acquisisce andando a pesca e conoscendo i comportamenti del pesce stesso, che cambia da luogo a luogo.
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