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- Questo topic ha 15 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 1 mese fa da
GIANNICLEMENTE.
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3 Marzo 2009 alle 18:59 #71354
PalermoinSub
Partecipantesi kiama riflesso d’immersione… in quei pochi secondo il corpo nn ha il tempo di percepire l’essere immersi in’acqua e quindi alcuni automatismi nn hanno il tempo di avvenire… correggetemi se sbaglio… spero di nn aver detto una minkiata 😆
3 Marzo 2009 alle 19:28 #71355Fulvio
Partecipante….Eppure la pressione dell’acqua sui timpani è la stessa, pur se velocizzata da un tuffo con repentina riemmersione…. Non saprei…bella domanda.
3 Marzo 2009 alle 19:38 #71356giu.68
Partecipanteio aspetto chi ne sà qualcosa …definirei un’arcano …a logica non c’arrivo …..
3 Marzo 2009 alle 21:44 #71357Capitan Simon
PartecipanteBah, un conoscente, con un tuffo alto e relativa immersione accentuata, ci ha rimesso un timpano, poi per buona parte riabilitato.
Ma il danno se l’è fatto! 😯 😐
Non so se per qualche motivo è rimasto sotto troppo, in generale si era parlato di un tuffo da scogliera…
Io lo ammetto, ho una specie di blocco psicologico, per cui non riuscendo a tuffarmi da “bassezze” superiori ai 3 m, non mi son mai posto il problem! 😳 🙄4 Marzo 2009 alle 7:08 #71358cico
PartecipanteE’ un problema che non mi sono mai posto e, a dire il vero, ritengo neanche esista.
Sicuramente il riflesso di immersione non c’entra nulla in quanto agisce soprattutto a livello circolatorio con una riduzione della frequenza del cardiaca ed una vaso-costrizione periferica, ma niente ha a che fare con la membrana timpanica.
A mio avviso se si fa un tuffo scendendo rapidamente fino a 4 metri, senza avere il timpano allenato, e quindi poco elastico, il rischio di danni esiste sempre. Chi fa tuffi che gli permettono di raggiungere quelle profondità lo fa abitualmente e sicuramente ha un timpano sufficientemente elastico da permettergli di non compensare…questo non vuol dire però che non avverta il fastidio.Potrebbe però esserci un altro aspetto che vale la pena accennare…in via teorica potrebbe avvenire che la rapida immersione dopo un tuffo non permetta all’aria contenuta nel condotto dell’orecchio esterno di essere completamente sostituita dall’acqua e quindi la pressione idrostatica non si eserciterebbe direttamente sulla membrana del timpano ma su un volume d’aria che, in parte, si comporterebbe da tappo.
A voi la scelta….
4 Marzo 2009 alle 8:00 #71359Fulvio57
Partecipante@cico wrote:
E’ un problema che non mi sono mai posto e, a dire il vero, ritengo neanche esista.
Sicuramente il riflesso di immersione non c’entra nulla in quanto agisce soprattutto a livello circolatorio con una riduzione della frequenza del cardiaca ed una vaso-costrizione periferica, ma niente ha a che fare con la membrana timpanica.
A mio avviso se si fa un tuffo scendendo rapidamente fino a 4 metri, senza avere il timpano allenato, e quindi poco elastico, il rischio di danni esiste sempre. Chi fa tuffi che gli permettono di raggiungere quelle profondità lo fa abitualmente e sicuramente ha un timpano sufficientemente elastico da permettergli di non compensare…questo non vuol dire però che non avverta il fastidio.Potrebbe però esserci un altro aspetto che vale la pena accennare…in via teorica potrebbe avvenire che la rapida immersione dopo un tuffo non permetta all’aria contenuta nel condotto dell’orecchio esterno di essere completamente sostituita dall’acqua e quindi la pressione idrostatica non si eserciterebbe direttamente sulla membrana del timpano ma su un volume d’aria che, in parte, si comporterebbe da tappo.
A voi la scelta….
Questa mi sembra convincente ! Grazie Cico. 😀
4 Marzo 2009 alle 12:50 #71360Cavallo_Selvaggio
PartecipanteDove vado io al mere c’è piscina con trampolino…mi pare 4 metri per 5 metri di fondo… e vi posso assicurare che il fastidio al timpano non si sente… la velocità di discesa e sopratutto di risalita rendono il tutto poco avvertibile… forse il nostro corpo non avverte le pressione?? cmq che io sappia danni ai timpani tuffandosi non se li è mai fatti nessuno…
4 Marzo 2009 alle 16:13 #71361dnlzmp
Partecipante4 metri dopo un tuffo sono molto rari.
Di norma appena si impatta con l’acqua tendiamo a risalire e non a scendere, quindi valutando anche le riprese subacquee durante le gare di tuffi si nota un’immersione inferiore a i 2 metri.
4 Marzo 2009 alle 16:58 #71362Fulvio57
Partecipante@dnlzmp wrote:
4 metri dopo un tuffo sono molto rari.
Di norma appena si impatta con l’acqua tendiamo a risalire e non a scendere, quindi valutando anche le riprese subacquee durante le gare di tuffi si nota un’immersione inferiore a i 2 metri.
…Quando ci si tuffa, a certi livelli, l’entrata in acqua deve essere “chiusa” subito, per evitare lo schizzo d’acqua sciabordante …
4 Marzo 2009 alle 17:11 #71363PalermoinSub
Partecipante@cico wrote:
E’ un problema che non mi sono mai posto e, a dire il vero, ritengo neanche esista.
Sicuramente il riflesso di immersione non c’entra nulla in quanto agisce soprattutto a livello circolatorio con una riduzione della frequenza del cardiaca ed una vaso-costrizione periferica, ma niente ha a che fare con la membrana timpanica.
A mio avviso se si fa un tuffo scendendo rapidamente fino a 4 metri, senza avere il timpano allenato, e quindi poco elastico, il rischio di danni esiste sempre. Chi fa tuffi che gli permettono di raggiungere quelle profondità lo fa abitualmente e sicuramente ha un timpano sufficientemente elastico da permettergli di non compensare…questo non vuol dire però che non avverta il fastidio.Potrebbe però esserci un altro aspetto che vale la pena accennare…in via teorica potrebbe avvenire che la rapida immersione dopo un tuffo non permetta all’aria contenuta nel condotto dell’orecchio esterno di essere completamente sostituita dall’acqua e quindi la pressione idrostatica non si eserciterebbe direttamente sulla membrana del timpano ma su un volume d’aria che, in parte, si comporterebbe da tappo.
A voi la scelta….
grazie infinite x la delucidazione 😉
4 Marzo 2009 alle 21:03 #71364GIANNICLEMENTE
Partecipante@cico wrote:
E’ un problema che non mi sono mai posto e, a dire il vero, ritengo neanche esista.
Sicuramente il riflesso di immersione non c’entra nulla in quanto agisce soprattutto a livello circolatorio con una riduzione della frequenza del cardiaca ed una vaso-costrizione periferica, ma niente ha a che fare con la membrana timpanica.
A mio avviso se si fa un tuffo scendendo rapidamente fino a 4 metri, senza avere il timpano allenato, e quindi poco elastico, il rischio di danni esiste sempre. Chi fa tuffi che gli permettono di raggiungere quelle profondità lo fa abitualmente e sicuramente ha un timpano sufficientemente elastico da permettergli di non compensare…questo non vuol dire però che non avverta il fastidio.Potrebbe però esserci un altro aspetto che vale la pena accennare…in via teorica potrebbe avvenire che la rapida immersione dopo un tuffo non permetta all’aria contenuta nel condotto dell’orecchio esterno di essere completamente sostituita dall’acqua e quindi la pressione idrostatica non si eserciterebbe direttamente sulla membrana del timpano ma su un volume d’aria che, in parte, si comporterebbe da tappo.
A voi la scelta….
Ovviamente ho esperienza personale in merito e vi posso dire che talvolta invece di risalire subito mi faccio anche una nuotatina subacquea e non ricordo di aver mai avuto fastidi ai timpani (c’è gente che si tuffa da trenta metri e mettiamo una altezza corporea di 1,70 sicuramente sprofonda per almeno tre volte la sua altezza ….ma anche di più) . Le risposte sono pertinenti ma ritengo che ci giriamo intorno senza la convinzione di aver fatto centro . Spero in qualche altro intervento , nel frattempo vedo se riesco ad attingere dal web .
28 Marzo 2009 alle 9:20 #71365pescandrea
Partecipante@PalermoinSub wrote:
… spero di nn aver detto una minkiata 😆
Ecco appunto…
Gianniclemente… bella domanda!!! 🙄
Io posso solo dire che alla piscina del Kursal di Ostia, che ha un trampolino molto alto… succede molto spesso che improvvisati tuffatori ogni tanto ci rimettano un timpano .Quindi potrebbe essere ( da profano) che ogni volta che ci si tuffa si è sempre in pericolo, ma che magari c’è chi ha la membrana timpanica più elastica ( anche per la giovane età ) e che quindi se la cava, diciamo, “per caso”.
Ma non sono per niente sicuro di quello che ho scritto!! 😀 😀
28 Marzo 2009 alle 9:39 #71366GIANNICLEMENTE
Partecipante@pescandrea wrote:
@PalermoinSub wrote:
… spero di nn aver detto una minkiata 😆
Ecco appunto…
Gianniclemente… bella domanda!!! 🙄
Io posso solo dire che alla piscina del Kursal di Ostia, che ha un trampolino molto alto… succede molto spesso che improvvisati tuffatori ogni tanto ci rimettano un timpano .Quindi potrebbe essere ( da profano) che ogni volta che ci si tuffa si è sempre in pericolo, ma che magari c’è chi ha la membrana timpanica più elastica ( anche per la giovane età ) e che quindi se la cava, diciamo, “per caso”.
Ma non sono per niente sicuro di quello che ho scritto!! 😀 😀
La questione è proprio questa , nessuno ha cognizioni sicure in merito . Io ti posso dire che non mi è mai capitato di avere problemi a seguito di tuffi anche da quindici metri di altezza nè agli altri miei compagni . Da ragazzi facevamo str****te inenarrabili senza conseguenze , io mi sono tuffato fino a 45 anni senza aver mai avuto problemi . Comincio a convincermi sull’autocompensazione .
28 Marzo 2009 alle 10:04 #71367pescandrea
Partecipante@GIANNICLEMENTE wrote:
La questione è proprio questa , nessuno ha cognizioni sicure in merito . Io ti posso dire che non mi è mai capitato di avere problemi a seguito di tuffi anche da quindici metri di altezza nè agli altri miei compagni . Da ragazzi facevamo str****te inenarrabili senza conseguenze , io mi sono tuffato fino a 45 anni senza aver mai avuto problemi . Comincio a convincermi sull’autocompensazione .
Ma te hai sempre fatto giochi acquatici ? Pesca sub? Apnea? Il tuo fisico, quindi il tuo timpano, è sempre stato allenato all’immersione in acqua?
Se sì… potrebbe essere che te hai un timpano allenato anche per fare tuffi profondi dai trampolini.La persona che conosco io , che si è rotta il timpano semplicemente tuffandosi… è una ragazza che la piscina di solito la vede in cartolina, cioè, non ha un timpano “allenato” alle pressioni forti che l’acqua fonda ti può dare.
Io credo che come tutte le cose, se inizi da “ragazzino”, hai maggiori possibilità rispetto ad altri nel tentare azioni estreme.
28 Marzo 2009 alle 10:36 #71368GIANNICLEMENTE
Partecipante@pescandrea wrote:
@GIANNICLEMENTE wrote:
La questione è proprio questa , nessuno ha cognizioni sicure in merito . Io ti posso dire che non mi è mai capitato di avere problemi a seguito di tuffi anche da quindici metri di altezza nè agli altri miei compagni . Da ragazzi facevamo str****te inenarrabili senza conseguenze , io mi sono tuffato fino a 45 anni senza aver mai avuto problemi . Comincio a convincermi sull’autocompensazione .
Ma te hai sempre fatto giochi acquatici ? Pesca sub? Apnea? Il tuo fisico, quindi il tuo timpano, è sempre stato allenato all’immersione in acqua?
Se sì… potrebbe essere che te hai un timpano allenato anche per fare tuffi profondi dai trampolini.La persona che conosco io , che si è rotta il timpano semplicemente tuffandosi… è una ragazza che la piscina di solito la vede in cartolina, cioè, non ha un timpano “allenato” alle pressioni forti che l’acqua fonda ti può dare.
Io credo che come tutte le cose, se inizi da “ragazzino”, hai maggiori possibilità rispetto ad altri nel tentare azioni estreme.
Beh da ragazzo fino all’età di 25 anni abitavo a 100 metri dal mare . Ho acquisito la mia acquaticità solo per pratica e analisi delle questioni attinenti la problematica . Non mi sono mai avventurato oltre i 18 credo 20 metri di profondità e pratico prevalentemente l’agguato e la tana . La mia osservazione rispetto ai tuffi mi è balenata solo da poco tempo . Ora purtroppo vivo a Malnate (va) e posso praticare la mia esigenza di mare solo in estate durante le vacanze , mi allenucchio al lago mentre in piscina è impossibile tranne iscriversi ad un corso di apnea e limitatamente al periodo del corso …..capirai.. . Penso che nell’immersione violenta causata dal tuffo la pressione relativa entra attraverso il naso e autocompensa il timpano , tutto può essere .
Gianni -
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