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- Questo topic ha 26 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 2 mesi fa da Cavallo_Selvaggio.
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27 Febbraio 2009 alle 12:45 #1796murdokPartecipante
ciao a tutti con questo vorrei attirare l’attenzione di qualche istruttore per spiegare le differenze tra la compensazione valsava e la marcante-odaglia….. ciao ciao
27 Febbraio 2009 alle 12:55 #70756murdokPartecipantein particolare alla manovra di compensazione vorrei sapere se è sbagliato dire che la manovra marcante-odaglia si effettua strindendo il naso o con la compressione della maschera (per isolare all’ambiente esterno)
….in attesa di una vostra risposta vi saluto….
27 Febbraio 2009 alle 13:15 #70757zio frankPartecipanteCiao Murdock,
l’argomento è stato trattato e discusso qui:
viewtopic.php?f=42&t=883&hilit=+marcante+odaglia
Leggilo e troverai risposta ai tuoi quesiti.
Questo thread rimarrà qui ancora un pò poi sarà unito all’altro.
LO STAFF27 Febbraio 2009 alle 13:15 #70758duskPartecipantenon riesco a capire l’origine del post…
ci sono tanti post che parlano di queste 2 manovre di compensazione..perche aprire un altro argomento identico?ok vedo che Franco ha scritto allo stesso tempo che ho scritto io 😉
27 Febbraio 2009 alle 13:35 #70759murdokPartecipanteok grazie ma mi sa che non ho trovato nulla su quello che intendo io… non importa…
27 Febbraio 2009 alle 13:42 #70760zio frankPartecipante@murdok wrote:
ok grazie ma mi sa che non ho trovato nulla su quello che intendo io… non importa…
Allora non abbiamo capito bene noi .
Nella tua richiesta vuoi sapere la differenza tra le due manovre. In quel link c’è un post del nostro Admin che spiega molto bene la differenza tra una e l’altra.
Comunque la differenza sostanziale è che una viene effettuata con l’ausilio della mano e l’altra no.27 Febbraio 2009 alle 13:44 #70761MaxModeratoreAVVISO MOD
Allo scopo di fare chiarezza definitivamente ed evitare inutili polemiche è stato contattato un istruttore AA, da poco iscrittosi sul sito, ad intervenire in merito. Prego gli altri mod di attendere la risposta dell’istruttore prima di effettuare lo spostatmento dell’argomento. Grazie 😀
LO STAFF27 Febbraio 2009 alle 13:47 #70762murdokPartecipanteecco è proprio questo lo sbaglio la mano la si può usare in entrambe le manovre… per quello chiedevo l’intervento di un istruttore.. solo per cercare di far capire la differenza di queste manovre… a me mi è molto chiara…. ma mi sembra leggendo che la si confonde con altre cose e in altri modi….
27 Febbraio 2009 alle 14:02 #70763zio frankPartecipante@murdok wrote:
ecco è proprio questo lo sbaglio la mano la si può usare in entrambe le manovre… per quello chiedevo l’intervento di un istruttore.. solo per cercare di far capire la differenza di queste manovre… a me mi è molto chiara…. ma mi sembra leggendo che la si confonde con altre cose e in altri modi….
Adesso sentiremo i consigli dell’istruttore, però non voglio rinunciare a dire la mia lo stesso perchè penso di aver capito che cosa intendi Murdock. Se parli di usare la mano nella manovra marcante-odaglia sbagli perchè quella è la manovra di Toynbee: praticamente si chiudono le narici e si deglutisce.In questo modo non si forza l’aria nelle tube come nella Valsalva ma si sfrutta la deglutizione. Nella marcante-odaglia so sfrutta il movimento della lingua per creare una pressione compensativa ma le narici non vengono chiuse con la mano.
27 Febbraio 2009 alle 14:26 #70764murdokPartecipanteduilio marcante uno dei fondatori della subaquea italiana e il professor giorgio odaglia pioniere della medicina iperbarica hanno dato il loro nome allamanovra di compensazione nota appunto come marcante odaglia..il principio ispiratore di questa tecnica è semplice è molto più vantaggioso e meno dispendioso mettere in pressione uno spazio aereo ristretto quale quello del cavo rinofaringeo piuttosto che uno ampio quale quello occupato dall’intero albero respiratorio..
il trucco sta quindi nel riuscire a isolare completamente la regionedel rinofaringe dove ricordiamo sboccano le tube di eustacchio dalle restanti cavità aeree interne ed esterne. la separazione dall’ambiente esterno avviene mediante la chiusura del naso stringendolo con le dita o sfruttando la compressione esercitata dalla maschera… agisce isolando il naso-faringe dall’esterno e dalle vie respiratorie… (il palato molle è spinto in alto a chiudere)in questo modo si provoca una riduzione di questo già piccolo spazioe quindi del volume del gas che contiene.. dato che il volume è inversamente proporzionale alla pressione (dalton) quest’ultima aumenta……. spesso apneisti esperti utilizzano manovre di compensazione identificate come valsava che invece da una più approfondita analisi si rivelano varianti della marcante odaglia…. per accertarsene basta provare a compensare ripetutamente con la bocca aperta.. in espirazione e tenendo una mano sulla zona epigastrica… se si averte sui timpani la classica vibrazione sintomo dell’aumento di pressione e la zona epigastrica rimane immobile vuol dire che la manovra eseguita è la marcante odaglia e non valsava… attenzione però…. a volte succede che pur eseguendo questa manovra correttamente l’apparato respiratorio forse per abitudine o di riflesso si muova ugualmente occorrerà perciò tentare senza muovere ne costole ne diaframma……chiedo scusa per il dilungarmi
27 Febbraio 2009 alle 14:46 #70765SparidePartecipanteprovo a riportare ciò che c’è scritto nel mio manuale fipsas che ho tra le mani…
manovre di compensazione:
1) deglutizione
2) Toymbee (deglutizione a naso chiuso)
3) Valsava (si effettua a bocca chiusa, chiudendo le narici con il pollice e l’indice e spingendo come se si volesse soffiare il naso)
4) Marcante-Odaglia (si chiude il naso e si porta la lingua all’indietro fino a raggiungere il palato molle.)ora qui dice “si chiude il naso”, non specifica come, quindi questo mi fa pensare che se le narici vengono chiuse con o senza mani, sempre della stessa manovra si tratta….
voi che dite?
La mia è solo una domanda per capire, non dico che ho ragione io….27 Febbraio 2009 alle 14:54 #70766murdokPartecipanteio ho riportato ciò che c’è scritto nel libro del corso di AA…
27 Febbraio 2009 alle 15:01 #70767Fulvio57Partecipante@murdok wrote:
ecco è proprio questo lo sbaglio la mano la si può usare in entrambe le manovre… per quello chiedevo l’intervento di un istruttore.. solo per cercare di far capire la differenza di queste manovre… a me mi è molto chiara…. ma mi sembra leggendo che la si confonde con altre cose e in altri modi….
Vorrei capire cos’è che ti spinge a volerci far capire ad ogni costo che stiamo sbagliando ( confondendo, come dici tu..) manovra di compensazione che facciamo da anni, senza danni apparenti… 😀
27 Febbraio 2009 alle 15:12 #70768murdokPartecipantela chiarezza….è giusto sapere le cose precise se poi dobbiamo attenerci per forza alle vostre risposte ok… ma mi sembra giusto che se una cosa è sbagliata parlarne e confrontarle… (anche io pratico da una vita questo sport e ho imparato tante belle cose dopo il corso; cosa sbagliavo di cosa ero convinto ecc…) ora ho un bagaglio tecnico culturale migliore e sopratutto dal punto di vista sicurezza più informato…. mi sermbra giusto quindi se una cosa non è corretta intervenire per far capire il giusto significato delle cose… delle incomprensioni sono meglio le delucidazioni…. 😀 😀 😀
non penso di star compiendo qualcosa di male
27 Febbraio 2009 alle 15:29 #70769Fulvio57Partecipante@murdok wrote:
la chiarezza….è giusto sapere le cose precise se poi dobbiamo attenerci per forza alle vostre risposte ok… ma mi sembra giusto che se una cosa è sbagliata parlarne e confrontarle… (anche io pratico da una vita questo sport e ho imparato tante belle cose dopo il corso; cosa sbagliavo di cosa ero convinto ecc…) ora ho un bagaglio tecnico culturale migliore e sopratutto dal punto di vista sicurezza più informato…. mi sermbra giusto quindi se una cosa non è corretta intervenire per far capire il giusto significato delle cose… delle incomprensioni sono meglio le delucidazioni…. 😀 😀 😀
non penso di star compiendo qualcosa di male
…Non credo tu sia in malafede, ma continuo a non capirti. Sembra che qui si dica una cosa per l’altra, ben sapendo i rischi ai quali si va incontro , cosa assolutamente non vera. Il discuterne porta comunque a chiarire dubbi……..forse.
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