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14 Dicembre 2010 alle 7:02 #210156mytomPartecipante
@enricoamche wrote:
ma sei un guru!!!! 😯
No, sono un apprendista a cui piace approfondire e dire la propria. Comunque ho già avuto un confronto con lo staff ed abbiamo concordato di far morire qui la faccenda. Sono d’accordo con loro che non bisogna portare qui i problemi che ho avuto su altri forum (sostanzialmente uno). Vi chiedo pertanto la cortesia di farmi avere le vostre opinioni/considerazioni via pm.
Approfitto per scusarmi con lo staff per questa mia digressione e li ringrazio per il modo con il quale hanno deciso di gestire il problema.15 Dicembre 2010 alle 22:38 #210157TekelPartecipanteVolevo postare anche qui per gli amanti dell’asta nuda, il metodo di impiombatura dell’asta che dopo il collaudo di una stagione di pesca ho messo a punto.
Chiarisco subito che il tentativo fatto utilizzando monofilo, è andato male al terzo tiro, in quanto la piega a livello dello sleeve non ha retto e si è spezzato il monofilo, per cui dico subito che va bene un sagolino in dyneema da 1.5 mm. incalzettato in guaina di trecciato di naylon.
Questo sistema garantisce:
tiro stabile e direzione costante
velocità senza pari
resistenza a usura e strattoni anche estremi
fori nel pesce presochè identici all’arbaleteOCCORRE:
uno sleeve leggermente abbondante
uno spezzone di corda di racchetta da volano ( circa 0.70 mm.)
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_7b1560918fd5bcc3bc8ecb9a09f495d9.jpg<!–m →15 Dicembre 2010 alle 22:49 #210158TekelPartecipanteFacciamo passare l’altro capo della corda ottenendo un occhiello opposto al primo
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_1471d0d8166aa15186d46486cb3f81b8.jpg<!–m →15 Dicembre 2010 alle 22:49 #210159TekelPartecipanteQuesto è l’ingombro dello scorsoio
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_dd2e119124da39072800e4769b4c173c.jpg<!–m →15 Dicembre 2010 alle 22:50 #210160TekelPartecipanteEd ecco il risultato finale con asta inserita,
nella doppia aletta il foro lo pratico in modo che si trovi in corrispondenza delle estremità delle alette per ottenere oltre che maggiore idrodinamicità soprattutto ulteriore protezione del sagolino.
Completo tutto avvolgendo l’asola terminale all’asta con guaina termorestringente, meglio bagnarla alle estremità con colla cianoacrilata per mantenerla aderente senno si solleva al terzo tiro.
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_8e7cd04ba167613f46842d59d937fee5.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 22:58 #210161TekelPartecipanteOggi pubblico il lavoro che ho fatto sull’impugnatura del mio asso 115; a me quella originale risulta molto scomoda sebbene abbia la mano accogliente e le dita lunghe: trovo che in molti punti risulti eccessivamente larga (a livello dell’anulare e del mignolo ma anche nella parte medio bassa del palmo ), mentre la trovo vuota dove vorrei sostegno a pollice e parte dell’incavo che collega questo alla porzione superiore del palmo.
E’ stato un lavoro molto lungo, sporchevole, da ricorreggere parecchie volte ed anche nocivo data la natura dei materiali utilizzati; aggiungo però che chi volesse cimentarsi in questo viaggio, potrà applicare il procedimento a qualsiasi modello di fucile e, una volta arrivato al traguardo, avrà una autentica impugnatura su misura personalizzata anche nel colore.
In conclusione, a chi preferisce appiccicare l’Utileplast o resine epossidiche raffazzonate alla bell’e meglio, lascio comunque lo svago di scorrere le prossime immagini e la libertà di pensare: “Povero esaltatoâ€!
A differenza degli altri lavori che generalmente posto (con l’intento di permettere a chiunque di potersi cimentare dato il livello di difficoltà accessibile a molti), qui si tratta di avere ottima dimestichezza con materiali che prima della polimerizzazione hanno consistenza cremosa, di disporre di microtrapano da modellismo, frese, carte vetrate con platorelli, cutter vari, limette . . . e chi più ne ha più ne metta.
Il materiale di apporto che ho utilizzato è lo stucco bicomponente per carrozzieri che si trova in vendita nei colorifici dentro barattoli di latta anche di dimensioni ridotte; attenzione che è a base di stirolo per cui andrebbe lavorato in ambiente ventilato (io invece l’ho respirato tutto sia prima dell’indurimento sia la polvere sottile durante la sagomatura, per non dire delle vernici in bomboletta). E’ a mio giudizio il materiale con le caratteristiche ideali dato che ha buona consistenza, non teme l’umidità , aggrappa tenacemente sulla plastica, è molto sagomabile e non ultimo è ottimamente verniciabile.
16 Dicembre 2010 alle 22:59 #210162TekelPartecipanteMa andiamo con ordine, l’impugnatura ha in certi punti materiale eccessivo che può essere asportato con una fresa insistendo dove si sente maggior fastidio, nel contempo stando però attenti a non scendere oltre i cinque millimetri di spessore per non indebolirla.
Nella prima immagine ho segnato in rosso le zone che trovo sovraccariche, mentre in alto quelle sottodimensionate; la circonferenza che per comodità segno con A – B anche dopo essere intervenuti con l’asportazione della plastica, data la vasta cavità interna del manico, risulta eccessiva e davvero fastidiosa, cosa ho fatto allora?
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_4d7910e11e2e0007afef7723ce28adde.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 22:59 #210163TekelPartecipanteUna volta ridotta ai minimi termini la sagomatura, va preparata la superficie per consentire l’adesione uniforme dello stucco; la plastica dovrà essere carteggiata con grana di media grandezza per creare microsolchi ma senza lasciare corpuscoli svolazzanti.
Il primo strato andrà distribuito in modo uniforme e sottile tutto attorno: questo garantirà l’unione dei due materiali (il grilletto è provvisorio per non rischiare quello originale).
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_195a9114e8fd2e12ad406d9bcd7447b6.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 23:00 #210164TekelPartecipanteDevo dire che per dare la forma al pezzo io ho impastato alla seconda applicazione una discreta quantità di materiale e dopo averlo stretto con la mano direttamente, ho atteso così senza lasciare la presa fino a polimerizzazione avvenuta.
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_e490109c4171708ec55e2b46f9bdde07.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 23:00 #210165TekelPartecipanteQuando saremo soddisfatti del risultato passeremo alla finitura con carta finissima, il risultato non è disprezzabile.
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_7820f2dfc6da7af5db624b6218a8f3e9.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 23:01 #210166TekelPartecipanteAdesso viene la parte che permette di esprimere la nostra vena pittorica liberando l’artista che si cela in noi; considerando che generalmente i nostri fucili hanno colorazioni mimetiche così elaborate da far correre il rischio di non distinguere il fucile a mezz’acqua ( magari torbida )se non addirittura abbandonato sul fondo, nel caso di Asso può costituire un vero rischio di non avvistarlo dalla superficie dato il colore della plastica nera.
Io ho pensato di verniciarlo di giallo, il colore che in profondità sparisce per ultimo assieme al bianco.
Rivestiremo la plastica attorno alla parte da verniciare con del nastro isolante per preservarla dalla vernice
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_76e7b47f3183f56610223e0fd935c67c.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 23:01 #210167TekelPartecipanteIo ho ideato per il mio capolavoro questo tema che nelle mie intenzioni era di riprodurre una impugnatura da vero KILLER . . .
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_c71bd0d0a9e6ea452cb24739383f0254.jpg<!–m →16 Dicembre 2010 alle 23:01 #210168TekelPartecipanteStrato dopo strato di vernice, alla fine se ne spruzzano due o tre di brillantante trasparente e questo è il risultato.
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_dd26c2a7b794dbcc113bdde4f254c799.jpg<!–m →17 Dicembre 2010 alle 7:09 #210169mytomPartecipanteBel lavoro, ma non hai messo il grip… Nella mia impugnatura, lavorata più o meno allo stesso modo (stucchi vari, oltre a quello per carrozzieri) non ne ho potuto fare a meno. Senza grip = padelle a non finire.
17 Dicembre 2010 alle 7:44 #210170tromicPartecipante@Tekel wrote:
Questo è l’ingombro dello scorsoio
It is very similar to this:
E ‘molto simile a questa:
I measured the performance. Was very poor!
Ho misurato le prestazioni. Era molto povero!This was much better! At least 3,3 x better in energy!
Questo è stato molto meglio! Almeno 3,3 x meglio in energia!
Also excellent, same as above:
Anche eccellenti, idem come sopra.
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