PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › PENE INASPRITE PER IL SUPERAMENTO DEI 5KG DI PESCATO
- Questo topic ha 41 risposte, 16 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 1 mese fa da dallisotto.
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11 Ottobre 2016 alle 10:30 #370543MR CarbonPartecipante
Anche se a Malta questa legge non ce – sarei favorevole alla sua introduzione e anche alle pene.
Dani…ma come puoi comparare ad esempio, un che pesca 5 cernie, dentici, ricciole a una che prende cinque saragi??? Per me dovrebbe essere molto ma molto piu complessa..
I 10 pezzi vanno ok, con delle limitazioni su alcune specie esempio 1 cernia, 1 ricciola senza limite di peso, ma con peso minimo.
11 Ottobre 2016 alle 10:36 #370544solinasdModeratoreLa cernia potrebbe restare un solo esemplare al giorno, così come la ricciola. Se uno riesce a prendere 5 dentici in una sola pescata è un marziano… e probabilmente saranno 4-5 in Italia a riuscire a farlo, buon per loro.
11 Ottobre 2016 alle 10:55 #370545CHRYS KYLEPartecipantePer me sarebbe l’ideale stile Corsica,max 5 prede senza limite di peso ma con ovviamente peso minimo e delle limitazioni per specie a rischio tipo cernie, corvine.E anche il taglio obbligatorio di parte della pinna caudale, in maniera da identificare immediatamente il pesce pescato dai sub sportivi.
11 Ottobre 2016 alle 11:19 #370547zavorraPartecipanteE’ un errore pensare al Lorenzino o al Zavorra che per una botta di culo becca una spigola da 3 kg e due cefali da 1.1kg.
Il punto è, secondo me, rendere impossibile o almeno difficoltoso rivendere il pescato, perchè chi supera “spesso” i 5kg molto probabilmente lo fa ricavandone un profitto anche economico.
A me piace l’approccio francese per cui è obbligatorio marcare i pesci presi da pescatori sportivi tagliandone la coda per evitarne la rivendita.
Se ti beccano che hai in barca (o stai uscendo dall’acqua) e non hai marcato il pesce ti si ingroppano.
11 Ottobre 2016 alle 12:10 #370548MR CarbonPartecipanteIl marcamento delle prede e una bella idea. Pero possiamo dire che il pesce preso da un pescasub e automarcato… il buco del’asta per me e abbastanza.
Poi ovviamente tutte le leggi al mondo non servono a niente se non ci sono controlli.
11 Ottobre 2016 alle 14:03 #370550zavorraPartecipanteIl buco lo lascia anche l’asta di un professionista.
D’accordo invece sui controlli. Il senso dovrebbe essere di renderli più facili e veloci, e quindi economici, sia nei confronti dei pescatori che dei potenziali acquirenti (es ristoranti). La marcatura del pescato andrebbe in quel senso.
11 Ottobre 2016 alle 14:26 #370553fracchiaPartecipanteZavorra ha letto “pene” e si è subito buttato nel 3D.
Goloso.
11 Ottobre 2016 alle 14:56 #370554zavorraPartecipanteSi misurano gli altri con il proprio metro… Anzi, trattandosi di Fracchia direi centimetro 😛
12 Ottobre 2016 alle 14:12 #370572fracchiaPartecipanteahahahhahaha te pozzino!
12 Ottobre 2016 alle 17:43 #370577vikingoPartecipanteIl problema di fondo è la mancanza di controlli, di giorno e di notte, ad amatori e professionisti, costantemente.
13 Ottobre 2016 alle 9:52 #370583CHRYS KYLEPartecipanteIl mare e’ vasto, i controlli costano e soldi non ghe n’e’.
15 Ottobre 2016 alle 13:20 #370608dallisottoPartecipanteDico la mia, che tanto 5 kg li supero mai.
Io dico 8 pezzi, max 3 a specie, e un solo esemplare per cernie, ricciole, leccia e corvina.
Senza limite di peso.
A questi aggiungerei un max di 4 cefalopodi.Inserendo questa limitazione toglierei le taglie minime, perchè se rispetti la prima parte della legge, non puoi nuociere al mare piu’ di tanto.
I controlli sembrano difficili, ma meno di quanto si possa pensare, specialmente a ridosso delle città e quindi vicino alle capitanerie.
Esempio della mia Livorno, dove se sabato o domenica esci in motovedetta, in un’ora controlli 30 pia.
La marcatura secondo me non serve a nulla, se trovi il ristorante truffaldino che vuole comprarlo, lo compra lo stesso e lo cucina in mille modi.
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