- Questo topic ha 31 risposte, 24 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 6 mesi fa da
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Chè anno strano e da poco che vi ho raccontato un’altra cattura, ed eccomi quì contento come una pasqua a riassaporare questa gioia.
Sabato mattina non presto come il mio solito abbiamo deciso un azzardo si proprio una scommessa ma cosa volete quest’anno o fai così o non vedi nulla, il maestrale già forte ci preoccupava ma la voglia di rivedere uno dei posti più belli della Sardegna è più forte.
Arrivati alle nove la solita vestizione fatta di atti scaramantici racconti propiziatori e poi la parola che farebbe incazzare qualsiasi pescatore ” allora oggi prendi un bel denticione ” risposta scontata “magari” ma nella tua testa inizia a frullare il piccolo tarlo. Devo decidere come settarmi visto che sapevamo che il mare mosso ci sarebbe stato abbiamo portato un arsenale e quintali di piombo, ma quel tarlo ti fa cadere la mano sulla solita legerissima cintura e il “solito” 115, conscio di esser fottuto in caso di forte corrente e mare allegro. L’acqua è buona 20 gradi ancora permettono la 5 mm anche la limpidezza è buona anche se non eccezionale diciamo 20 metri, provo a doppiare subito il “capo” 😀 ma non fà proprio è un fiume sono dubbioso torno sui miei passi e mi allargo sulla cala a cercare fondo, conosco il posto quella cala è ottima se si vuole andare sulle risalite del capo ma lei è sostanzialmente un piano che cade sui 22 25 metri con poseidonia, poco male inizio a tagliare il fiato su qualche panettone di granito che trovo nel tragitto, logicamente deserto. Man mano che mi allontano dalla punta la corrente cede e io mi allargo mi faccio trasportare tanto posso sempre fare il ritormno a piedi, finita la cala finalmente il fondo cambia i panettoni si susseguono uno dopo l’altro stupendi, cattedrali di granito, inizio con una batimetrica sui 18 noto subito che la musica è diversa bei saragoni e una marea di mangianza sta nel lato a ridosso della corrente e lì mi ficco.
il fiato è rotto e mi godo lo spettacolo i saragoni come sempre non hanno intenzione di farsi sparare e stanno là giù tranquilli su un gradino messo tra due panettoni, ho l’impressione che ci sia una tana. Preparo bene la discesa devo andare quasi sul fondo a diversi metri dal primo appostamento, sento la sensazione di schiacciamento quindi sono sotto i 20 mi appoggio e vedo dei bellissimi saragoni che gironzolano attorno ad una pietra ma non è una tana e passante e ampia vedo la luce dietro, faccio la panoramica ed è lì che li vedo al limite sono almeno due azzurri come solo i dentici, non sembrano curiosi viaggiano ad un metro dal fondo paralleli alla costa ottimooo. salgo indietreggiando più lentamente che posso. il battiti sono a mille sono felice (mi accontento di poco 😀 ) inizio il recupero con respiri propfondi veloci per riossigenarmi ne faccio una decina poi rallento e inizio a respirare molto lentamente e profondamente con una piccola apnea prima di espirare così abbasso il battito sino a regolarizzarlo mi sposto in superfice il fondo piatto formato da una specie di coralligeno e alcuni massi di granito bassi, un bel respiro e giù mi allungo per guadagnare velocita ma pinnegiando piano, mi fermo a 5 metri dal fondo e scendo con le pinne larghe roteando per cercare il buco più bello, mi son dimenticato il boccaglio dannazione mà ormai è così trovo due massi legermente più alti del coralligeno e li mi butto, appena alzo lo sguardo li vedo sono proprio due e sono già ad una decina di metri vengono lenti, allineo dopo poco si fermano e girano per poi riprendere, ancora non ho deciso quale puntare sono abbastanza appaiati poi il grosso si mette di piatto potrebbe esser a tiro e potrebbero partire mi schiaccio alla pietra e uno dei due fà la classica punta è decisio perfettamente allineato a tiro aspetto solo che giri, purtroppo a mie spese ho capito che anche se sono pesci veloci il sottovuoto lo è di più e non gli consente di girarsi e purtroppo ne ho sbagliati diversi prima di capire il problema. Si gira a destra miro per seccarlo ma non riesco a colpire la spina dorsale, parte come un treno e fà un giro subito sulla prima pietra che trova parto a mille per togliere il monofilo incastrato e lo tengo in trazione è un osso duro continua a pompare anche quando lo stacco dal fondo di prepotenza. ci sono più di 25 metri non si può scendere subito e un pesce così può fare di tutto o buttarsi dentro chissà quale buco. staccato perde subito le forze e a 10 metri vedo che l’embolia gli ha fatto scoppiare la vescica, ormai è mio sono troppo contento, me lo bacio e pongo fine alla sua agonia, completamente appagato esco e lo ammiro sugli scogli poi arrivano i compagni di pesca che erano più felici di mè che bella la pesca subacquea
http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1574_09ff1af20cb631db505e18db51fb80f7.jpgBellissimo il racconto tanto quanto la preda…..didattico per di più soprattutto la parte della respirazione e della discesa!!!
Davvero bello coplimetiGrande Sergione se avessi più tempo per andare a pesca saresti pieno di dentici nel frigorifero!!!!
Però una bella cam potresti ricomprartela…non per te per noi!!!Anche se il racconto rende molto bene!!!!complimenti sergio!
Bellissima preda e bellissimo racconto della giornata di pesca e della cattura!!! :thumbright:Mi ripeto rinnovandoti i complimenti anche per questo dentice, ed anche per questo racconto!! Bellissimo veramente!!! 😯
complimenti per la cattura…bellissimo racconto, direi che un video non sarebbe riuscito a trasmettere le stesse emozioni.. 😉
Menomale hai la cam rotta! I racconti sono una ricchezza per noi che le immagini non potrebbero rendere…Sei fortissimo.
Ps perche’dici che hai capito a tue spese che il sottovuoto è piu’veloce di loro? E che ne hai sbagliati diversi prima di capire il problema? Intendi prima di avere il sottovuoto!?@gianlucaxyz wrote:
Menomale hai la cam rotta! I racconti sono una ricchezza per noi che le immagini non potrebbero rendere…Sei fortissimo.
Ps perche’dici che hai capito a tue spese che il sottovuoto è piu’veloce di loro? E che ne hai sbagliati diversi prima di capire il problema? Intendi prima di avere il sottovuoto!?Credo che Sergio si riferisse al fatto che provando ad anticipare il movimento di qualche istante del dentice, quello in cui solitamente da muso si gira su un fianco si è accorto che quell’anticipo era troppo rispetto alla velocità del fucile…. così si ritrovava a sparare, o meglio, a veder arrivare l’asta a destinazione prima di quanto pensasse… cioè quando ancora il dentice non c’era 😀
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