Polpo

Il polpo è una delle prede più imprevedibili. Questo mollusco, infatti, si può trovare un po’ ovunque ed a qualsiasi profondità, ma il problema, per molti principianti, è quello di riuscire a vederlo; infatti questo animale è dotato di una avanzata capacità mimetica, non solo cromatica ma anche morfologica. Il polpo, infatti, riesce a cambiare colore della pella per confondersi meglio con l’ambiente ed inoltre riesce a variare la sua forma assumendo, la maggior parte delle volte, l’aspetto di un sasso.

Il problema principale da risolvere è quindi quello relativo alla sua individuazione; a questa questione però, si può facilmente trovare una soluzione. Quando si comincia ad andare a pesca di polpi, dobbiamo, innanzitutto, cominciare a memorizzare la sua figura, a tenerla sempre in mente, in quanto l’animale, pur assumendo svariate forme, non può certo nascondere le sue chiare ventose ed il suo strano tessuto della pelle.

All’inizio, il più delle volte, ci capiterà di vederlo fuori tana, ovviamente solo in casi fortuiti, in quanto il polpo lo si trova il più delle volte intanato. A questo punto è importante sapere come può essere fatta la tana di un polpo. Innanzitutto, il fondale in cui ci proponiamo di operare deve essere costituito, per lo più, da sassi, rocce e scogli.

Con l’esperienza capita spesso di non individuare direttamente  il polpo ma bensì la sua tana. La particolarità infatti della “casa” del mollusco è quella di essere munita, all’ingresso, di un piccolo giardino fatto da sassetti chiari e conchiglie; quando vedremo gruppetti di piccole pietre e conchigliette disposti in modo troppo strano vicino ad una pietra più grande o delle fessure tra gli scogli, allora potremo essere sicuri della presenza del polpo (o trovare semplicemente una tana vuota).

Capita spesso di trovare polpi non solo sotto i sassi, ma anche dentro piccoli spacchi sugli scogli; anche qui, se vediamo delle pietruzze che coprono in parte un buco, conviene immergersi e riuscire a vedere l’occhio o la ventosa del polpo che riflette la luce del sole. Conviene anche controllare pietre vicino a bottiglie, lattine ed altri oggetti (anche colorati) che possano trovarsi sul fondo; il polpo è un animale curioso e pronto ad appropriarsi di cose insolite o addirittura a rendere questi oggetti la propria tana (non è rarissimo trovare un polpo in una bottiglia).

Tecniche di Pesca

Il polpo è un animale che non richiede particolari strategie di pesca; il difficile è vederlo, ma poi basta una fiocina a mano (con il fucile non è consigliato sparare in tana in quanto potremmo spezzare l’asta) e un paio di guanti (per evitare ferite durante le estrazioni).

Con la fiocina è importante eseguire uno scatto con la mano e spingere con forza, in quanto il polpo ha la pelle dura, e non estrarlo mai frontalmente ma di lato altrimenti potrebbe sfilarsi. Se l’animale spruzza inchiostro, nel caso vi stia scappando, non demoralizzatevi: il polpo in una nuvola di inchiostro diventa nero e non fugge ma cerca subito riparo tra le pietre circostanti; l’importante quindi è avvicinarsi tentando di vederlo tra il nero mentre si muove.

Attrezzature consigliate

Basta una fiocina a mano, preferibilmente che monti un tridente. Una volta fatta una certa esperienza, potete provare anche con un coltello o con le vostre stesse mani.

Curiosità

Si dice “polpo” o “polipo”? Di solito, per “polpo” si intende il medesimo animale di dimensioni considerevoli, mentre per “polipo” quello di dimensioni più piccole. Il termine proviene dalla parola latina pulpum e pertanto “polpo” sarebbe il termine più corretto.

I “polipi”, più precisamente, sono i microorganismi che generano il corallo, e non hanno niente a che vedere con il polpo ( non sono neanche molluschi, ma celenterati, parenti dell’attinia ).

Inoltre se vi siete mai chiesti come mai al polpo mancano a volte alcuni tentacoli, è bene sapere che il questo mollusco ha molti nemici; la mancanza di alcuni tentacoli è la diretta conseguenza di un attacco da parte di cernie, murene, gronchi e grossi dentici.