PescaSubacquea.net › Forum › Area Tecnica › Gabinetto Scientifico › CLIP spettacolare del tiro del SABER 100
- Questo topic ha 87 risposte, 21 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 11 mesi fa da
Pasquale Pomaretti.
-
AutorePost
-
29 Maggio 2009 alle 22:35 #124494
mario
Partecipanteil mio EX C4 Mr Carbon 94 ,pagato esattamente 467,00 euro…………2 anni fa, errori di gioventù… 😉 😉
30 Maggio 2009 alle 6:28 #124495dnlzmp
Partecipante@mario wrote:
il mio EX C4 Mr Carbon 94 ,pagato esattamente 467,00 euro…………2 anni fa, errori di gioventù… 😉 😉
Senza elastici, asta ed ogiva o completo?
30 Maggio 2009 alle 7:51 #124496mario
Partecipante2 Giugno 2009 alle 12:39 #124497Pasquale Pomaretti
Partecipante@mario wrote:
@dnlzmp wrote:
@mario wrote:
il mio EX C4 Mr Carbon 94 ,pagato esattamente 467,00 euro…………2 anni fa, errori di gioventù… 😉 😉
Senza elastici, asta ed ogiva o completo?
non ricordo 8) 8) 8) 8) mi pare che fosse nudo e crudo 8) 8)
non esiste un fucile che vada bene per tutti e probabilmente il 94 non andava bene per te, conosco pescatori che non si sono trovati bene con tanti altri fucili ma non dicono…errori di gioventù, ma semplicemente …non mi ci sono trovato.
anche nei jedi di dapiran, come lui stesso dice, essendo fucili particolari non sempre ci si prende subito la mano e bisogna perseverare per capirne il giusto modo di utilizzarlo e cmq sempre con i limiti di feeling che ci deve essere con chi lo usa, diversamente si …cambia, come qualcuno ha fatto.non sapevo che si conoscessero i processi produttivi di un’azienda importante che produce fucili in carbonio (chi ha detto che sono vuoti?), reputo la cosa molto poco probabile e quindi senza voler innescare nessuna polemica se uno non conosce sarebbe meglio non parlare a sproposito.
se una ditta di qualsivoglia marca vuole rendere pubblico il suo modulo produttivo bene differentemente va bene lo stesso, non credete? se venderà o non venderà saranno i pescasub a deciderlo.anche sulla linea prezzi non sono d’accordo, io compro quello che voglio e alle migliori condizioni di mercato, ogni azienda ha una linea marketing che cerca di seguire per vendere, la ditta in questione vende il fucile nudo e crudo come avete detto perchè crede che il cacciasub possa poi settarlo nel modo + idoneo al tipo di pesca effettuato, altre ditte invece lo fanno internamente sotto diretta richiesta dell’utente, anche nei fucili in legno ci sono costosi e meno costosi ma ognuno con la propria….impronta aziendale. Molte aziende si pubblicizzano sulle riviste altre scelgono altre vie tipo…divulgazioni scentifiche ecc.ecc. ma sempre il fine ultimo è la ….vendita del prodotto.
ciao 😀
3 Giugno 2009 alle 11:21 #124498luciano.garibbo
Partecipante@Pasquale Pomaretti wrote:
… Molte aziende si pubblicizzano sulle riviste altre scelgono altre vie tipo…divulgazioni scentifiche ecc.ecc. ma sempre il fine ultimo è la ….vendita del prodotto.
ciao 😀
Metodi diversi riguardo ai quali i clienti stessi saranno giudici e giuria
…riguardo alle finalità a volte la vendita può essere o meno una finalità esclusiva …oppure, se vogliamo leggerla dalla parte dell’utente, ci sono metodi che permettono all’utente di ottenere un valore aggiunto che non per forza si concretizza con un acquisto.Pensiero personale: la divulgazione scientifica la ritengo un valore aggiunto che avantaggia sia clienti che non clienti.
Luciano
3 Giugno 2009 alle 14:18 #124499dnlzmp
Partecipante@Pasquale Pomaretti wrote:
non esiste un fucile che vada bene per tutti e probabilmente il 94 non andava bene per te, conosco pescatori che non si sono trovati bene con tanti altri fucili ma non dicono…errori di gioventù, ma semplicemente …non mi ci sono trovato.
anche nei jedi di dapiran, come lui stesso dice, essendo fucili particolari non sempre ci si prende subito la mano e bisogna perseverare per capirne il giusto modo di utilizzarlo e cmq sempre con i limiti di feeling che ci deve essere con chi lo usa, diversamente si …cambia, come qualcuno ha fatto.non sapevo che si conoscessero i processi produttivi di un’azienda importante che produce fucili in carbonio (chi ha detto che sono vuoti?), reputo la cosa molto poco probabile e quindi senza voler innescare nessuna polemica se uno non conosce sarebbe meglio non parlare a sproposito.
se una ditta di qualsivoglia marca vuole rendere pubblico il suo modulo produttivo bene differentemente va bene lo stesso, non credete? se venderà o non venderà saranno i pescasub a deciderlo.anche sulla linea prezzi non sono d’accordo, io compro quello che voglio e alle migliori condizioni di mercato, ogni azienda ha una linea marketing che cerca di seguire per vendere, la ditta in questione vende il fucile nudo e crudo come avete detto perchè crede che il cacciasub possa poi settarlo nel modo + idoneo al tipo di pesca effettuato, altre ditte invece lo fanno internamente sotto diretta richiesta dell’utente, anche nei fucili in legno ci sono costosi e meno costosi ma ognuno con la propria….impronta aziendale. Molte aziende si pubblicizzano sulle riviste altre scelgono altre vie tipo…divulgazioni scentifiche ecc.ecc. ma sempre il fine ultimo è la ….vendita del prodotto.
ciao 😀
La domanda a questo punto vien da se.
Come si fa a fare un monoscocca con qualcosa dentro?
L’unico modo è “plasmare” fogli e resina attorno all’oggetto che vogliamo avvolgere, questo riporta sul discorso che facevo “non servono macchine per fare gli stampi” quindi i costi da ammortizzare non sono poi tantissimi.
Altrimenti si dovrebbero fabbricare i due semifusti che andranno poi incollati, ma direi che ciò non renderebbe più monoscocca un monoscocca 😀Un altro dubbio mi assale…
Se compri un’automobile la compri in base al motore con cui viene equipaggiata.
Deciderai se vuoi un mezzo performante nella versione benzina turbo da 300 cv o più parsimionioso nella versione turbodiesel da 150.
I due mezzi però saranno differenti anche a livello di telaio, freni, sospensioni, perchè tutto va equipaggiato in funzione del resto.Allora perchè dovrei comprare una macchina che pago più delle altre ma che viene fornita senza motore, senza freni e senza studi che mi facciano capire quale motore e quali freni sarebbe meglio montare?
Sinceramente, e non per innescare polemica, credo che chi fornisce qualcosa del genere si trinceri dietro ad un servizio in più fornito al cliente (te lo setti come vuoi) quando invece viene a mancare completamente il servizio “chiavi in mano” che altre ditte danno.
3 Giugno 2009 alle 18:30 #124500Pasquale Pomaretti
Partecipante@dnlzmp wrote:
@Pasquale Pomaretti wrote:
non esiste un fucile che vada bene per tutti e probabilmente il 94 non andava bene per te, conosco pescatori che non si sono trovati bene con tanti altri fucili ma non dicono…errori di gioventù, ma semplicemente …non mi ci sono trovato.
anche nei jedi di dapiran, come lui stesso dice, essendo fucili particolari non sempre ci si prende subito la mano e bisogna perseverare per capirne il giusto modo di utilizzarlo e cmq sempre con i limiti di feeling che ci deve essere con chi lo usa, diversamente si …cambia, come qualcuno ha fatto.non sapevo che si conoscessero i processi produttivi di un’azienda importante che produce fucili in carbonio (chi ha detto che sono vuoti?), reputo la cosa molto poco probabile e quindi senza voler innescare nessuna polemica se uno non conosce sarebbe meglio non parlare a sproposito.
se una ditta di qualsivoglia marca vuole rendere pubblico il suo modulo produttivo bene differentemente va bene lo stesso, non credete? se venderà o non venderà saranno i pescasub a deciderlo.anche sulla linea prezzi non sono d’accordo, io compro quello che voglio e alle migliori condizioni di mercato, ogni azienda ha una linea marketing che cerca di seguire per vendere, la ditta in questione vende il fucile nudo e crudo come avete detto perchè crede che il cacciasub possa poi settarlo nel modo + idoneo al tipo di pesca effettuato, altre ditte invece lo fanno internamente sotto diretta richiesta dell’utente, anche nei fucili in legno ci sono costosi e meno costosi ma ognuno con la propria….impronta aziendale. Molte aziende si pubblicizzano sulle riviste altre scelgono altre vie tipo…divulgazioni scentifiche ecc.ecc. ma sempre il fine ultimo è la ….vendita del prodotto.
ciao 😀
La domanda a questo punto vien da se.
Come si fa a fare un monoscocca con qualcosa dentro?
L’unico modo è “plasmare” fogli e resina attorno all’oggetto che vogliamo avvolgere, questo riporta sul discorso che facevo “non servono macchine per fare gli stampi” quindi i costi da ammortizzare non sono poi tantissimi.
Altrimenti si dovrebbero fabbricare i due semifusti che andranno poi incollati, ma direi che ciò non renderebbe più monoscocca un monoscocca 😀Un altro dubbio mi assale…
Se compri un’automobile la compri in base al motore con cui viene equipaggiata.
Deciderai se vuoi un mezzo performante nella versione benzina turbo da 300 cv o più parsimionioso nella versione turbodiesel da 150.
I due mezzi però saranno differenti anche a livello di telaio, freni, sospensioni, perchè tutto va equipaggiato in funzione del resto.Allora perchè dovrei comprare una macchina che pago più delle altre ma che viene fornita senza motore, senza freni e senza studi che mi facciano capire quale motore e quali freni sarebbe meglio montare?
Sinceramente, e non per innescare polemica, credo che chi fornisce qualcosa del genere si trinceri dietro ad un servizio in più fornito al cliente (te lo setti come vuoi) quando invece viene a mancare completamente il servizio “chiavi in mano” che altre ditte danno.
infatti non tutti si chiamano monoscocca ma ci sono i mr.c e cmq alla fine cosa cambierebbe, che si è usato la parola a sproposito, bhe forse ti ricorderai di quanti legni si dichiaravano monoscocca 😯
il problema lo hai innescato dichiarando che con pochi euri si fanno i carbonio, ma non solo quelli con fusto tondo accoppiato e assemblato ma addirittura quelli un po più ….progettati 😀 mentre per i legni c’è un costo esorbitante, tanto è vero che tutti quelli che vogliono farsi un fucile se lo fanno in carbonio e non in legno, li chiamano carbongeppetti 😀 ha se fosse vero quello che dici tu, sarebbe magnifico 😛
ripeto che è sbagliato giudicare l’operato di un qualsiasi produttore senza veramente conoscerne i reali processi produttivi, legno o carbonio che sia, in quanto ognuno ha anche i propri segreti, forse non lo sai ma anche i legni hanno procedure e particolari che non si vedono 😉 ma chi te li dice?sulla vendita ti ho già risposto dicendoti che dato che il mercato è libero e ognuno spende soldi come vuole, solo il mercato potrà dire se è giusto o sbagliato quel sistema di vendita 😀 le tue dihiarazioni in merito sono solo tue personali convinzioni, legittimissime, ma solo tue ,un’altra grande fetta di utenti pescatori non la pensa come te, anche loro legittimamente, no?
ciao
ps. bisogna cercare di uscire dal ghetto della difesa a tutti i costi di questo o quello e di confrontarsi + su quello che invece ci piace veramente, la pescasub 😀 😉
3 Giugno 2009 alle 20:59 #124501luciano.garibbo
Partecipante@Pasquale Pomaretti wrote:
bisogna cercare di uscire dal ghetto della difesa a tutti i costi di questo o quello
Sono d’accordo …si parlava della clip relativa al tiro del Saber100 e si è finiti a confrontare i costi di produzione di legno e carbonio, parlo solo a titolo personale, io decido (in base a criteri che se vogliamo possiamo discuterne) qual’è il fucile che soddisfa al meglio le mie aspettative, guardo il prezzo e, se ritengo di essere disposto a spendere quella cifra per possederlo lo compro, se ritengo che non sono diposto a spendere quella cifra sceglierò tra altri fucili che costano meno …di quanto sia il margine del produttore a me non importa, son problemi non miei ma del produttore.
In fondo la domanda e l’offerta fanno il prezzo, l’abilità di un buon produttore è quella di fare un buon prodotto, quella del buon commerciante è quella di instillare nei potenziali clienti il bisogno di quel prodotto e di migliorare la percezione di quel prodotto …esistono bravi produttori, bravi commercianti …a volte le figure si sovrappongono …ma credo che lo scopo di questo spazio sia semplicemente di aiutare nell’analisi delle caratteristiche di un prodotto, al di fuori delle politiche di marketing che lo possono riguardare o forse sono io che sono interessato principalmente a questo.L’aver quotato Pasquale non vuole dar ragione o torto a nessuno, mi sono semplicemente disinteressato al motivo del contendere, come ho già scritto preferisco sentir parlare di balistica piuttosto che di marketing.
Luciano.
4 Giugno 2009 alle 9:32 #124502dnlzmp
PartecipanteEsistono produttori che rendono noto il processo produttivo nelle varie fasi della lavorazione, altri che non lo fanno: è una scelta, può essere opinabile ma è una libera scelta a cui hanno ovviamente diritto.
Esistono produttori che hanno già ammortizzato le attrezzature, vuoi per un semplice discorso di tempo, vuoi perché non dedicate esclusivamente (a volte neanche principalmente) alla costruzione di fucili da pesca, visto che come noto alcuni dei produttori di fucili in carbonio sono specializzati nella costruzione di biciclette ed altro.
Esistono materiali che hanno bisogno di una maggiore attività artigianale per vedere la luce, altri meno.
Esistono produzioni nate per fare alti numeri di vendita, altre possono sopportare solo produzioni su scala ristretta.
Chi commenterà i processi produttivi che siano noti lo potrà fare a ragion veduta, ma riguardo ai processi non specificati e dettagliati dal produttore molte persone si faranno delle idee, alcuni crederanno siano processi degni della Nasa, alcuni li riterranno processi dal costo irrisorio, spesso la verità sta nel mezzo ma non si potrà condannare chi fa congetture in quanto la mancanza di informazione non si presta ad altro: scegliere il riserbo ha una conseguenza perfettamente nota che quindi il produttore avrà già pesata al momento della scelta.
Continuare a scornarsi su come avvenga un processo non pubblicato basandosi su supposizioni non vedrà un vincitore ma solo l’auto-affermazione di una propria congettura ed uno sterile scontro: è legittimo esprimere la propria idea, accanirsi (da entrambe le parti) uccide la discussione.
Altro argomento sono gli allestimenti dei vari fucili.
Ogni fucile ha un allestimento ottimale come connubio asta/elastici/assetto/bilanciamento e ritengo che debba essere responsabilità del produttore e non dell’utente ricercare quale sia questo miglior connubio e prendersi oneri e onori di tale configurazione.
Rispetto a tale configurazione l’utilizzazione potrà effettuare le variazioni che crede e se snaturerà o migliorerà il fucile sarà un suo onere/onore in cui il produttore non avrà alcuna responsabilità .
Quando il produttore non studia la configurazione che rende ottimale i fucili che vende di fatto sta trasferendo le responsabilità di ogni settaggio sul cliente: anche se non si vendono gomme e aste accompagnare alla vendita la descrizione dell’allestimento ottimale e predisporre il fucile già settato a mio parere sarebbe come prendersi la responsabilità dell’esito di un settaggio con i pro e contro dello stesso.4 Giugno 2009 alle 9:58 #124503ArbaArba
Partecipante@dnlzmp wrote:
Altro argomento sono gli allestimenti dei vari fucili.
Ogni fucile ha un allestimento ottimale come connubio asta/elastici/assetto/bilanciamento e ritengo che debba essere responsabilità del produttore e non dell’utente ricercare quale sia questo miglior connubio e prendersi oneri e onori di tale configurazione.
Rispetto a tale configurazione l’utilizzazione potrà effettuare le variazioni che crede e se snaturerà o migliorerà il fucile sarà un suo onere/onore in cui il produttore non avrà alcuna responsabilità .Concordo con te. Offrire un prodotto chiavi in mano lo intepreto, personalmente, come un atto di credibilita’ e garanzia verso il cliente. Con questo non voglio dire che qualche produttore non sia serio o poco credibile, ma che questa politica commerciale non mi renderebbe sicuro nell’acquisto: ci sara’ sempre il dubbio, se non ottengo le performances sperate, che la colpa sia del mio assetto generale.
Poi, ovviamente, ci sara’ sempre il fattore del feeling personale con l’arma che e’ qualcosa di estremamente soggettivo, a differenza di altri parametri oggettivi e documentabili.
La clip presentata, in cui si puo’ valutare il tiro, cosi’ come le misure di velocita’ sono dei parametri oggettivi.
5 Giugno 2009 alle 10:40 #124504dnlzmp
PartecipanteIl feeling però non va preso in considerazione sotto il punto di vista tecnico, esiste ma non si può considerare.
5 Giugno 2009 alle 17:58 #124505Pasquale Pomaretti
Partecipante@dnlzmp wrote:
Esistono produttori che rendono noto il processo produttivo nelle varie fasi della lavorazione, altri che non lo fanno: è una scelta, può essere opinabile ma è una libera scelta a cui hanno ovviamente diritto.
Esistono produttori che hanno già ammortizzato le attrezzature, vuoi per un semplice discorso di tempo, vuoi perché non dedicate esclusivamente (a volte neanche principalmente) alla costruzione di fucili da pesca, visto che come noto alcuni dei produttori di fucili in carbonio sono specializzati nella costruzione di biciclette ed altro.
Esistono materiali che hanno bisogno di una maggiore attività artigianale per vedere la luce, altri meno.
Esistono produzioni nate per fare alti numeri di vendita, altre possono sopportare solo produzioni su scala ristretta.
Chi commenterà i processi produttivi che siano noti lo potrà fare a ragion veduta, ma riguardo ai processi non specificati e dettagliati dal produttore molte persone si faranno delle idee, alcuni crederanno siano processi degni della Nasa, alcuni li riterranno processi dal costo irrisorio, spesso la verità sta nel mezzo ma non si potrà condannare chi fa congetture in quanto la mancanza di informazione non si presta ad altro: scegliere il riserbo ha una conseguenza perfettamente nota che quindi il produttore avrà già pesata al momento della scelta.
Continuare a scornarsi su come avvenga un processo non pubblicato basandosi su supposizioni non vedrà un vincitore ma solo l’auto-affermazione di una propria congettura ed uno sterile scontro: è legittimo esprimere la propria idea, accanirsi (da entrambe le parti) uccide la discussione.
Altro argomento sono gli allestimenti dei vari fucili.
Ogni fucile ha un allestimento ottimale come connubio asta/elastici/assetto/bilanciamento e ritengo che debba essere responsabilità del produttore e non dell’utente ricercare quale sia questo miglior connubio e prendersi oneri e onori di tale configurazione.
Rispetto a tale configurazione l’utilizzazione potrà effettuare le variazioni che crede e se snaturerà o migliorerà il fucile sarà un suo onere/onore in cui il produttore non avrà alcuna responsabilità .
Quando il produttore non studia la configurazione che rende ottimale i fucili che vende di fatto sta trasferendo le responsabilità di ogni settaggio sul cliente: anche se non si vendono gomme e aste accompagnare alla vendita la descrizione dell’allestimento ottimale e predisporre il fucile già settato a mio parere sarebbe come prendersi la responsabilità dell’esito di un settaggio con i pro e contro dello stesso.bene sono contento che si sia tornati ad una discussione di altro livello, questa sezione lo merita 😀 capito le nostre posizioni, diverse ma rispettate, non abbiamo certo la verità in tasca e che ogni produttore sceglie la propria logica di vendita e solo gli acquirenti potranno dare il responso finale, voglio però farti presente che quello che hai esposto non è giusto, perchè riguardo l’allestimento dei vari fucili quel produttore da chiare disposizioni in merito sia della lunghezza elastici, della lunghezza asta e del settaggio della punta del fucile oltre che un’ampia disamina dell’impugnatura e del grilletto, se un qualsiasi pescasub si attenesse a quelle indicazioni avrebbe un giusto compromesso di performance quanto + vicino alla realtà , ma poi ognuno di noi è diverso ed il pescasub ne è il concentrato, un vero malato 😯
a tale proposito voglio citare una disamina in tal senso proprio dal Dapiran che scriveva come ricorrevano problemi di questo genere(il fucile non tira bene, non mi ci trovo perchè padello ecc.ecc) per poi scoprire che il pescasubbo aveva cambiato, senza dire nulla , diametro d’asta, elastici ecc.ecc., ma come dico io , nemmeno se te lo dice un’icona come il maestro ti sta bene 😉 questo a dimostrare che a volte non basta nemmeno il più esperto per farti credere che così quel fucile va bene quindi anche un’attenzione molto artigianale a volte non basta, ma sarà sempre opinabile 😀
non sono d’accordo sul discorso “feeling” il quale invece è talmente importante che a volte è superiore a qualsiasi produzione ipertecnologica, tanto forte da farti odiare qualcosa di eccezionale in termini tecnologici e magari invece te ne fa amare un’altra che è oggettivamente inferiore, ma si sa che la mente umana è qualcosa di ………. 😀 😉
ciao
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.