PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Fulmini…possono essere un problema?
- Questo topic ha 62 risposte, 25 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 1 mese fa da charlie.
-
AutorePost
-
27 Settembre 2009 alle 22:42 #20026salvPartecipante
@Ryo wrote:
se si entra in acqua con i fulmini, tenere il fucile il meno possibile fuori dall’acqua (o cmq esposto direttamente a una possibile scarica), non tenere in cintura nessun oggetto metallico (ago porta-pesci), evitare le pinne in carbonio, non puntare MAI la punta del fucile verso l’alto, tenere sempre il fucile sott’acqua quando ci si sposta in superficie.
La differenza di potenziale tra i due punti tra i quali avviene la scarica è quella da cui dipende la generazione del fulmine (oltre ad altri fattori espressi da montalbano).
Le probabilità di beccarlo aumentano nei seguenti casi:
1) abbiamo oggetti metallici addosso di forma acuminata (la carica ci si concentra piu facilmente).
2) ci troviamo nel bel mezzo di un paesaggio omogeneo, senza rialzi o ripari (una spiaggia e, perchè no, la superficie piatta del mare.Quando un fulmine cade a terra, effettivamente i danni che può provocare sono inversamente proporzionali alla distanza. Questo perchè la carica cerca di distribuirsi in modo da darsi il meno fastidio possibile. Iimmaginando il fenomeno in due dimensioni di un fulmine che colpisce un piano orizzontale, la carica tenderà a espandersi sul piano in tutte le direzioni (al piano adiacenti).
Ora, in teoria, in 3 dimensioni, avendo un rado odi libertà in piu, la carica potrebbe espandersi anche in direzioni trasversali al piano.
La verità , correggetemi se sbaglio, è che la carica si distribuisce sempre sulla superficie, per il principio che viene passato con il nome di “gabbia di faraday”. La carica in un conduttore cavo (immaginiamo una sfera) si distribuisice sempre sulla superficie (campo elettrico nullo all’interno).
Per lo stesso principio, se un fulmine colpisce la vostra macchina con voi dentro non dovrebbe succedere nulla.Ora bisognerebbe capire se possiamo considerare il mare come una sorta diconduttore cavo, perchè, in caso, essendo in immersione, non dovremmo temere nulla, tranne quando nuotiamo in superficie.
Inoltre, a parte la scarsa possivbilità di essere beccati, anche se il fulmine ci cadesse vicino, oltre all’immensa dispersione di carica, dovremmo considerare che la nostra muta (in neprene, gomma) dovrebbe essere considerato come materiale dielettrico (isolante).Diciamo che no nho dato una risposta…ma solo degli input per trovare una risposta, sperando che siano giusti
quando sei in mare l’unica cosa da non fare per farti preferire dalla caduta di un fulmine è quella di puntare la punta del fucile verso l’alto e molto fuori dall’acqua, insomma.. una cosa abbastanza improbabile.
Tutto ciò che è sott’acqua, anche di metallico, quindi fucili, piombature, ecc non attira in alcun modo un fulmine dall’alto, e neanche influisce se nell’acqua c’è un passaggio di cariche elettriche inquanto interesserebbero solo gli oggetti metallici e non il nostro corpo. Il mare è percorso continuamente da corrente elettrica anche più elevata di quella che potrebbe generare un fulmine caduto lontano.. e infatti noi non sentiamo nulla.
Questo sempre parlando di scariche non vicine.. se il fulmine ha deciso di caderti vicino, la differenza di potenziale è talmente elevata e l’intensità così immensa che trapassa e folgora qualsiasi cosa.. sia che teniamo un fucile in carbonio, sia che teniamo una mazza da baseball in legno.
28 Settembre 2009 alle 13:24 #20027Francesco GreciaPartecipanteRagazzi due settimane fà mi trovavo con il gommone a largo tutto ad un tratto inizia una buriana con raffiche di vento fortissime e fulmini che mi cadevano 40-50 metri dal gommone mi sono quasi caca………….. adosso ! Penso che sia pericoloso c’è una probabilità su 1 milione che il fulmine in questi casi può colpirti!!! Ciao
28 Settembre 2009 alle 13:57 #20028Salvoct90PartecipanteCmq non credo che se cade un fulmine in acqua e noi siamo vicino ci succede qualcosa.. Perchè la corrente elettrica farà il percorso com meno resistenza elettrica e credo che sia l’acqua e non il nostro corpo.. Il pericolo c’è se teniamo il fucile fuori dall’aqua con la punta alzata come un parafulmini il fulmine, in un eventuale scarica la corrente userà il nostro fucile e poi il nostro corpo per arrivare al potenziale minore cioè a terra e in questo passaggio di corrente resteremo folgorati…. Questo lo deduco da quello che ho studiato da questi 5 anni di Industriale :S non mi fiderei molto delle mie parole. 😀 cmq io mi spaventerei di più a uscire dall’acqua visto che in una spiaggia saremo noi l’oggetto più alti ed esposti e la probabilità che l’arco voltaico si formi usando il nostro corpo sia alto….
28 Settembre 2009 alle 19:41 #20029salvPartecipante@Francesco Grecia wrote:
fulmini che mi cadevano 40-50 metri dal gommone
dai che erano più lontani 😀
28 Settembre 2009 alle 21:16 #20030Capitan SimonPartecipante@Fulvio48 wrote:
E’ evidente che sul mare piatto, l’albero in carbonio di una barca a vela diventa un ottimo attrattore.
L’albero del Moby Dick è in alluminio, non in carbonio, ma ho sempre preferito non pensare al fatto che con un temporale nelle vicinanze, mi porto appresso l’unico parafulmine e pure bello alto, per miglia e miglia attorno….! 😯
Finora la tattica dello struzzo mi è sempre riuscita al meglio… 🙄
Ma mi sa che dopo la tua precisazione Fulvio, è ora di cominciare a sgrattarmi un cicinin….
Di certo, in confronto, dovessi esser sott’acqua durante un temporale, la vedrei mooolto ma molto più facile. 🙄28 Settembre 2009 alle 21:29 #20031LefaPartecipanteAggiungo che, in teoria, i progetti delle barche a vela scontano la possibilità , che un fulmine possa colpire l’albero.
Lo stesso dovrebbe essere collegato con gli elementi strutturali metallici sottostanti, fino al bulbo della deriva.
Dal sartiame agli winch, dovrebbe essere tutto collegato per permettere all’elettricità di disperdersi in acqua.
Sarebbe bene informarsi se il progetto sconta questa remota probabilità o meno, perchè in caso di neccessità si può provvedere creando un percorso ad hoc con una catena.28 Settembre 2009 alle 23:14 #20032montalbano_2007Partecipanteil monoscocca in carbonio , dopo aver sparato riemerge in superficie con la punta del fusto verso l`alto, poiche` il mulinello gli impone questo tipo di bilanciamento, e quindi in caso di temporali cerco sempre di tenerlo presente.
29 Settembre 2009 alle 6:39 #20033Fulvio48PartecipanteL’albero del Moby Dick è in alluminio, non in carbonio, ma ho sempre preferito non pensare al fatto che con un temporale nelle vicinanze, mi porto appresso l’unico parafulmine e pure bello alto, per miglia e miglia attorno….! 😯
Non trovo più i riferimenti, ma in rete avevo trovato diverse soluzioni (in inglese) per far diventare la cabina di una barca una gabbia di Faraday in cui rifugiarsi.
29 Settembre 2009 alle 7:39 #20034salvPartecipantela gabbia di Faraday protegge dai fulmini all’interno, ma allo stesso tempo li attira anche.
In una zona piena di alberi dove i fulmini ci cadevano spesso su, con questa “protezione” abbiamo visto che i fulmini risparmiavano gli alberi e andavano a colpire la gabbia danneggiandola ogni volta inclusa le murature con degli squarci da terremoto, e gli impianti elettrici.
La realtà è che la potenza dei fulmini medio-alti è incontrollabile.
Anni fà un fulmine che colpì la gabbia, fece il percorso sul cavo di rame che scaricava a terra, e durante il suo percorso c’era a circa 1 metro di distanza una sedia di ferro, isolata da terra con i tacchetti di plastica.. l’ho trovata annerita e con i tacchetti fusi.
Io rimango dell’idea che controllare i fulmini sia una cosa da matti, incluso il sistema della gabbia di Faraday. Secondo me è bene mettere un buon parafulmine abbastanza lontano dall’abitazione e basta.
29 Settembre 2009 alle 12:31 #20035Fulvio48PartecipanteTutto vero! Ma se sei in barca e becchi una buriana l’albero è di fatto un parafulmine. Il problema è: come proteggersi. I consigli di cui non ritrovo i riferimento sono emanati proprio a questo proposito da un’Agenzia statunitense che suggerisce, tra l’altro, alcune norme generali per il comportamento da tenere rispetto ai fulmini.
29 Settembre 2009 alle 17:58 #20036LefaPartecipanteCome ho accennato precedentemente, il problema è che come tutti sappiamo una volta che il fulmine viene attratto dall’albero cerca una via verso terra (nel nostro caso acqua).
Per creare “l’effetto†gabbia di Faraday (come quando ci si chiude in auto) all’interno dell’imbarcazione si deve creare un percorso per il fulmine che disperderà la scarica in mare.
Per fare questo le vele dovrebbero avere l’albero, sartiame e metalli vari collegati con cavi di rame (stesi quanto più linearmente possibile) alla chiglia.
In questo modo l’elettricità anzi che passare attraverso i malcapitati folgorandoli, gli passa attorno disperdendosi in mare.
Qualora la barca non fosse predisposta si può mettere una toppa collegando efficacemente il sartiame alla chiglia (parliamo ovviamente di conduttività ) e tirando una catena dall’albero in mare passando per il lato della chiglia (se c’è l’ancora attaccata meglio).
Fatto questo, fondamentale incrociare le dita..soprattutto il timoniere..10 Ottobre 2009 alle 3:04 #20037montalbano_2007Partecipanteparlavamo del demonio…. ed ecco le corna.
due giorni fa` ho ricevuto una email dalla corporation, che parlava di un fulmine che ha colpito il traliccio di prora di una nave della flotta, la nave e` fatta di ferro… quindi poggia sull`acqua, il fulmine dovrebbe attraversarla e scaricarsi in acqua, infatti le persone sul ponte comando non hanno preso la scarica (effetto gabbia di F.)
…. ma` ha fuso il punto di contatto del traliccio, quindi se ti becca col culo in aria (intendo qualsiasi cosa al di fuori della superficie) ti ammmazza, ma se sei sotto e ti cade sopra teoricamente parlando non dovresti sentire niente…… ma il campo magnetico generato potrebbe creare un altro tipo di effetto di cui non avanzo nessuna ipotesi sulle conseguenze chimico-fisiche.10 Ottobre 2009 alle 7:13 #20038benellismanPartecipanteryo una curiosità ma hai detto che il tuo fucile galleggia in acqua con la punta verso l’alto e se non sbaglio hai il mr carbon.ma tu avanti non hai messo il pesetto?
29 Novembre 2009 alle 9:15 #20039Fulvio48PartecipanteE’ stato pubblicato un bell’articolo sull’argomento “fulmini e pesca in apnea” sul sito di Dapiran nella parte accessibile a tutti.
http://www.dapiran.it/web/
Potrebbe chiarirci le idee in proposito.29 Novembre 2009 alle 10:10 #20040Alessandro V.Partecipante@Fulvio48 wrote:
E’ stato pubblicato un bell’articolo sull’argomento “fulmini e pesca in apnea” sul sito di Dapiran nella parte accessibile a tutti.
http://www.dapiran.it/web/
Potrebbe chiarirci le idee in proposito.Utilissimo, grazie per averlo postato!
Grazie anche al Signor Dapiran 🙂 -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.