Fulmini…possono essere un problema?

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  • #20041
    Lefa
    Partecipante

    Nulla di nuovo via, mi aspettavo uno dei suoi mirabolanti articoli con inedite considerazioni 😆
    Quali sono le utili informazioni in merito alla pesca subacquea che si possono trarre dal sunto del CESI?
    Se c’è un temporale, meglio uscire!

    #20042
    Ste
    Amministratore del forum

    In ogni caso se c’è temporale me ne sto a casa!! 1 conto se c’è pioggia e basta ma se c’è temporale preferisco stare in casa anche se la probabilità  ke mi cada addosso è minima. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!!!

    #20043
    Fulvio48
    Partecipante

    Beh, di interessante c’è il discorso della frequenza di caduta dei fulmini in mare. Sul sito CESI si vedono mappe di frequenze che danno da 1 a 6 fulmini per kmq/anno. E’ interessante vedere che se ci sono 10 temporali all’anno in una certa zona, almeno uno scaricherà  sul kmq che utilizziamo per andare a pescare, ovvero con una probabilità  almeno del 10% (che non è bassa).
    E’ inoltre utile sapere che se cadesse un fulmine nel nostro “quadrato” di un km di lato le correnti cui saremmo esposti sarebbero comunque preoccupanti.
    A mio parere l’articolo ospitato da Dapiran, ha il pregio di fornire argomentazioni a supporto del consiglio generalmente da noi seguito: è meglio non farsi beccare in acqua o sul gommone.
    PS: un mio commento ad alcuni precedenti interventi: La muta, per quanto in “gomma”, non ci isola dalla corrente, in quanto siamo totalmente in “continuità  elettrica” con il mare.

    #20044
    DesmoAccanito
    Partecipante

    @Fulvio48 wrote:

    La muta, per quanto in “gomma”, non ci isola dalla corrente, in quanto siamo totalmente in “continuità  elettrica” con il mare.

    Aggiungerei che anche se così non fosse e cioè se la muta fungesse davvero da isolante, non penso che 5mm di gomma basterebbero per proteggerci da un fulmine :P. Quindi quando piove forte, meglio stare davanti alla TV a gustarsi una cioccolata calda!

    #20045
    montalbano_2007
    Partecipante

    a che isolante Desmo , figurati, inzuppata com`e di acqua salata e` un superconduttore.
    per prevenzione e` meglio evitare in ogni caso c`e` differenza tra i piovaschi e temporali, i primi piove a dirotto per giorni ma lentamente e senza tuoni e fulmini, allora credo che a mare si puo` tentare con le dovute precauzioni, pinne in polimero e niente sbandieramenti di oggetti al di fuori della superficie. @DesmoAccanito wrote:

    @Fulvio48 wrote:

    La muta, per quanto in “gomma”, non ci isola dalla corrente, in quanto siamo totalmente in “continuità  elettrica” con il mare.

    Aggiungerei che anche se così non fosse e cioè se la muta fungesse davvero da isolante, non penso che 5mm di gomma basterebbero per proteggerci da un fulmine :P. Quindi quando piove forte, meglio stare davanti alla TV a gustarsi una cioccolata calda!

    #20046
    Lefa
    Partecipante

    @Fulvio48 wrote:

    Beh, di interessante c’è il discorso della frequenza di caduta dei fulmini in mare. Sul sito CESI si vedono mappe di frequenze che danno da 1 a 6 fulmini per kmq/anno. E’ interessante vedere che se ci sono 10 temporali all’anno in una certa zona, almeno uno scaricherà  sul kmq che utilizziamo per andare a pescare, ovvero con una probabilità  almeno del 10% (che non è bassa).
    E’ inoltre utile sapere che se cadesse un fulmine nel nostro “quadrato” di un km di lato le correnti cui saremmo esposti sarebbero comunque preoccupanti.
    A mio parere l’articolo ospitato da Dapiran, ha il pregio di fornire argomentazioni a supporto del consiglio generalmente da noi seguito: è meglio non farsi beccare in acqua o sul gommone.
    PS: un mio commento ad alcuni precedenti interventi: La muta, per quanto in “gomma”, non ci isola dalla corrente, in quanto siamo totalmente in “continuità  elettrica” con il mare.

    Si è sicuramente una probabilità  allarmante, dove posso trovare i dati relativi ai numeri di temporali per regione?

    #20047
    Fulvio48
    Partecipante

    sul sito fulmini.it oppure SIRF.it

    #20048
    alf
    Partecipante

    @Ryo wrote:

    Lo so che sembra una domanda un po’ infantile, considerando anche la bassa probabilità  di tali eventi, ma se il pericolo del fulmine e tanto concreto per chi pesca con la canna, perchè non potrebbe esserlo per un pescatore subacqueo (in superficie)? 🙄

    secondo me il pericolo è tanto più grande quanto più si pesca in mare aperto, perchè sottocosta ci sono sempre abitazioni che certamente hanno un parafulmini, quindi se un fulmine dovesse malauguratamente cadere nelle vicinanze, sarebbe attratto da loro, altrimenti sarebbe troppo lontano per preoccuparci. Io ho praticato surf da onda per diversi anni e sulle varie riviste ho letto di qualche surfista folgorato, però se chiedi ad un esperto sa dirti nomi e cognomi di queste persone morte per un fulmine, il che significa che i numeri sono davvero bassi.

    #20049
    barozzino86
    Partecipante

    Son solo 2 anni che pesco in apnea, e in questi 2 anni ho osservato che i fulmini si presentano in particolare nelle mezze stagioni, ad esempio a settembre qui da me ogni temporale portava fulmini, ultimamente anche temporali molto forti avvenuti a novembre non hanno dato luogo a nessun fulmine (intendo che non ne ho percepiti per cui se c’erano erano lontani)… In effetti dovrebbe avere un senso, perchè a settembre l’aria fredda incontra aria calda mentre in questo periodo l’aria è fredda un pò ovunque, un pò come succede a mare con il termoclino…

    Sbaglio o è così?

    #20050
    daviduzzu
    Partecipante

    io cn la pioggia ci vado sempre…ma onestamente, se c’è in atto un temporale…meglio stare a casa 😥

    #20051
    GUAZA lo iettatore
    Partecipante

    So che e pericoloso usare una canna da surf in carbonio con elettricità  nell’area, quindi penso che lo stesso valga per un fucile in carbonio o le pinne! xo ovviamente le probabilita di essere centrate da un fulmine sono minime 8)

    #20052
    Salvoct90
    Partecipante

    Vi racconto questa. Lunedi 4 ottobre, arrivo in campeggio verso le 12, il sole spendeva e faceva molto caldo. L’acqua sembrava abbastanza pulita e anche calma, non c’era un soffio di vento. Di tutta corsa comincio la vestizione. Comincia un vento teso da terra ma entro ugualmente. Arrivato nella spiaggia vedo molte persone che prendono il sole ma all’orizzonte nell’entro terra si vedono nuvoloni neri. La mia poca esperienza mi fa capire che presto pioverà . Non mi interessa più di tanto ed entro in acqua. Ore 14:00 pesci pochi ma non è una zona ottimale per la pesca, ero alla ricerca di qualche polpo. Dopo nemmeno 1 ora comincia a piovere, sempre più forte fino a diventare una burrasca. Non vedevo ne celo ne terra, piove cosi forte che in acqua si è creata uno strato di acqua dolce. Aumenta il vento. Tuoni e lampi sempre più vicini… Comincio a preoccuparmi e penso a questa discussione. Ho due possibilità , restare dentro l’acqua e credere che la corrente elettrica cerca passa dal materiale che oppone meno resistenza (in questo caso l’acqua) oppure uscire e sperare di non attirare qualche fulmine visto che sarei la cosa più alta nella spiaggia. Resto altra mezzora in acqua sperando che tutto si calmi. Non succede e i fulmini cadono da per tutto. Per non fare preoccupare i miei genitori che mi aspettano decido di uscire dall’acqua e tornare in macchina camminando il più possibile accovacciato. Nella breve salita che mi aspetta prima di arrivare in auto si era formata una vero e proprio torrente. Arrivo in macchina e torno nella roulotte per riposarmi.
    Conclusione: in quelle due ore in acqua mi sono passate tante cose per la mente, è vero che in acqua attirare i fulmini è difficile infatti stiamo paralleli con l’acqua senza che niente di sporga attirando i fulmini. Sono perito in elettronica e se non vado errato la corrente elettrica passa sempre dal materiale che si oppone meno al suo passaggio, ma in una ramificazione con due resistenze la corrente passa in modo inversamente proporzionato alla resistenza. Ho fatto uno schizzo su carta, e risulta che nell’acqua passa circa 5gA di corrente e sul corpo circa 10kA. Già  con 1A c’è l’arresto cardiaco. Ma poi ho ricordato un altra cosa. Quando la corrente elettrica passa su un conduttore passa solo sulla superficie, questa è una proprietà  della corrente elettrica, e la distesa d’acqua è cosi grande che non genera una corrente nemmeno in grado di uccidere i pesci nell’acqua. Tutto questo vale nell’acqua salata perché l’acqua distillata è un pessimo conduttore peggio del corpo umano e perciò passerebbe tramite noi perché avremo una resistenza inferiore all’acqua distillata.
    Spero di non sbagliare.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/837_b29946ece1cfa1a461220f60a8793594.jpg<!–m →

    #20053
    charlie
    Partecipante

    @Salvoct90 wrote:

    Quando la corrente elettrica passa su un conduttore passa solo sulla superficie, questa è una proprietà  della corrente elettrica, e la distesa d’acqua è cosi grande che non genera una corrente nemmeno in grado di uccidere i pesci nell’acqua.

    Interessante discussione, ma il punto lo fa Salvo con questa sua constatazione…. per quanti fulmini cadano in mare, non si è mai sentito di morie di pesci causate dalle scariche elettriche.Se ne deduce che fino a quando siamo in acqua non dovremmo correre alcun rischio…………… Per quanto mi riguarda, eviterò comunque di essere o andare in acqua durante un temporale…. 😀 😀 😀

    #20054
    Salvoct90
    Partecipante

    Si in poche parole, però secondo me se i pesci fossero in superficie dell’acqua morirebbero…
    Guarda questo video… http://www.youtube.com/watch?v=jkUF60JB92c
    se fosso possibile mi preoccupa..

    #20055
    charlie
    Partecipante

    molti anni fa, quando ero ancora un ragazzino (molti, appunto) conoscevo delle persone che “pescavano” utilizzando la corrente elettrica…. la cosa funziona, in acqua dolce però (cattivo conduttore, quindi la scarica se la beccavano tutta i pesci) e non faceva differenza se il pesce fosse in superficie o a tre/quattro metri di profondità … forse l’utilizzo di scariche elettriche era il metodo più diffuso tra i bracconieri, almeno in Nord Italia…. però ti posso garantire che il pesce era solo stordito dalla scarica, difatti se non erano lesti a guadinarlo, dopo un paio di minuti riprendeva la via delle acque profonde… ah, noi stessi usavamo una forca(tridente) piantata nel terreno umido, alla quale attaccavamo un filo elettrico (la fase se ben ricordo)…. con questo metodo, in pochi minuti, ci procuravamo dei bei secchielli di vermi di terra da usare come esca… Naturalmente con i moderni impianti elettrici la cosa non è piຠpossibile, in quanto la più piccola dispersione di corrente fa scattare l’interruttore differenziale…

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