il rinculo ed il brandeggio

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  • #318335
    dolphin81
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    @zavorra wrote:

    @dolphin81 wrote:

    Provo a rispondere brevemente.
    Il rinculo è prodotto dalle gomme che frustano l’acqua. Per contrastarlo sono nati i fucili pluri-gomma in legno con masse importanti ed in cui non sono necessari fattori superiori in media al 320%. La rigidità  del fusto dipende principalmente dal materiale del fusto e non dalla sua forma. Quest’ultima ,in generale influisce maggiormente sul brandeggio ossia la facilità  con cui muovi l’arma . Il brandeggio è assai limitato su fucili lunghi perché l’impugnatura posta all’estremità  del fusto come in quasi tutti gli arbalete crea una leva svantaggiosa…e dal numero delle gomme che creano attrito con l’acqua.
    Chiaramente l’importante è trovare il giusto settaggio ed il giusto feeling con la propria arma; avere le idee chiare sul tipo di pesca che si andrà  a fare in una data battuta e portare il fucile adatto. Non esiste il fucile perfetto …ma quello “adatto”.
    Poi per quanto mi riguarda l’importante è pescare senza farsi troppe seghe mentali…

    ???

    Che io sappia il rinculo è per lo più dovuto al terzo principio della dinamica (azione e reazione). Cioè la forza applicata (tramite gli elastici) sull’asta per spingerla in avanti si applica, uguale in direzione e modulo, ma opposta in verso, alla testata del fucile, che viene spinta indietro.

    Pienamente d’accordo su tutto il resto.

    Z

    Sono d’accordo sul terzo principio della dinamica. Applicandolo ad un’arma da fuoco che produce dei gas che spingono verso dietro ,l’energia opposta si dissipa sull’arma stessa generando rinculo in direzione e modulo uguale ma verso opposto.
    Sugli arbelete la forza non è di solito applicata in direzione del fusto dato che i fori sono sotto la linea delle gomme e dunque entrano in gioco molti altri fattori (anche considerando che parte dell’energia si dissipa in un mezzo molto più denso dell’aria)…tra cui le gomme che ribaltandosi muovono la testata del fucile.

    #318336
    zavorra
    Partecipante

    @dolphin81 wrote:

    Sono d’accordo sul terzo principio della dinamica. Applicandolo ad un’arma da fuoco che produce dei gas che spingono verso dietro ,l’energia opposta si dissipa sull’arma stessa generando rinculo in direzione e modulo uguale ma verso opposto.
    Sugli arbelete la forza non è di solito applicata in direzione del fusto dato che i fori sono sotto la linea delle gomme e dunque entrano in gioco molti altri fattori (anche considerando che parte dell’energia si dissipa in un mezzo molto più denso dell’aria)…tra cui le gomme che ribaltandosi muovono la testata del fucile.

    Veramente il principio parla di risultante delle forze, quindi mettici pure l’attrito dell’acqua e il fatto che gli elastici non sono esattamente coassiali con il fusto, ma il discorso non cambia.

    Per il ribaltamento degli elastici immagino (ma potrei sbagliare) che avvenga dopo il distacco dell’asta, e che dunque non influenzi il tiro

    Z

    #318337
    oigen
    Partecipante

    a voler essere precisi, il fatto che gli elastici non siano coassiali, da un contributo al rinculo direi nullo come risultante verticale. questo perchè durante la corsa (e fino all’uscita dell’asta) sostanzialmente non viene modificata la posizione verticale del centro di massa. si modifica solo la posizione orizzontale del centro di massa degli elastici.
    E

    #318338
    dolphin81
    Partecipante

    @zavorra wrote:

    @dolphin81 wrote:

    Sono d’accordo sul terzo principio della dinamica. Applicandolo ad un’arma da fuoco che produce dei gas che spingono verso dietro ,l’energia opposta si dissipa sull’arma stessa generando rinculo in direzione e modulo uguale ma verso opposto.
    Sugli arbelete la forza non è di solito applicata in direzione del fusto dato che i fori sono sotto la linea delle gomme e dunque entrano in gioco molti altri fattori (anche considerando che parte dell’energia si dissipa in un mezzo molto più denso dell’aria)…tra cui le gomme che ribaltandosi muovono la testata del fucile.

    Veramente il principio parla di risultante delle forze, quindi mettici pure l’attrito dell’acqua e il fatto che gli elastici non sono esattamente coassiali con il fusto, ma il discorso non cambia.

    Per il ribaltamento degli elastici immagino (ma potrei sbagliare) che avvenga dopo il distacco dell’asta, e che dunque non influenzi il tiro

    Z

    Certo ma non sto mettendo in dubbio la terza legge della dinamica (ci mancherebbe ) . Dico semplicemente che la “forza di reazione” sulla mano è in parte inibita (dissipata) dal mezzo in cui ci troviamo.

    #318339
    dolphin81
    Partecipante

    @oigen wrote:

    a voler essere precisi, il fatto che gli elastici non siano coassiali, da un contributo al rinculo direi nullo come risultante verticale. questo perchè durante la corsa (e fino all’uscita dell’asta) sostanzialmente non viene modificata la posizione verticale del centro di massa. si modifica solo la posizione orizzontale del centro di massa degli elastici.
    E

    Si ma esiste una componente della forza di trazione delle gomme non parallela al fusto e considerando che i fucili con corsa rettilinea rinculano solitamente meno,dubito che questa componente (magari esigua) non dia nessun contributo al movimento verticale del fucile.

    #318340
    oigen
    Partecipante

    di fatto no, perchè è una forza interna che non produce spostamento. se vuoi scomporre il vettore forza vedi che, a pari coef di allungamento, la componente coassiale all’asta è anche minore che nei fucili con elastici paralleli.

    #318341
    salv drg
    Partecipante

    Non vorrei sembrare fuori luogo, ma avete trasformato il 3d in una puntigliosa discussione di fisica. 💡

    Capire come si sviluppano le forze che cerchiamo di contrastare va bene, anzi è alla base, ma non credo che scomponendo forze e tracciando vettori, si attenui un rinculo o si migliori un brandeggio. Sarebbe utile che a quanto dite, faceste corrispondere una parte pratica che migliora l’equilibrio di un fucile. Ciaussss 😉

    #318342
    dolphin81
    Partecipante

    @salv drg wrote:

    Non vorrei sembrare fuori luogo, ma avete trasformato il 3d in una puntigliosa discussione di fisica. 💡

    Capire come si sviluppano le forze che cerchiamo di contrastare va bene, anzi è alla base, ma non credo che scomponendo forze e tracciando vettori, si attenui un rinculo o si migliori un brandeggio. Sarebbe utile che a quanto dite, faceste corrispondere una parte pratica che migliora l’equilibrio di un fucile. Ciaussss 😉

    Hai ragione siamo usciti OT. Magari i calcoli ce li discuteremo in privato 😉

    #318343
    Naber
    Partecipante

    Volevo solo semplici consigli/considerazioni, non pensavo si arrivasse a tanto 😀

    #318344
    salv drg
    Partecipante

    @Naber wrote:

    Volevo solo semplici consigli/considerazioni, non pensavo si arrivasse a tanto 😀

    A tanto si arriva perchè c’è la passione oltre alla conoscenza. Quindi ben venga tutto, ma per settare un fucile poi bisogna condividere le proprie esperienze pratiche. 😉

    #318345
    oigen
    Partecipante

    in effetti … è più passione/deformazione professionale. poi, al di la della fisica, ognuno di noi ha il “suo” fucile settato in mare e non sui libri.

    #318346
    Naber
    Partecipante

    Mi dispiace contraddirvi , ma so cercando di far resuscitare Ainstain per farmi creare il migoiore arbalete di tutti i tempi….mi dispiace, batterò tutti,però daiiii non cercate di non sentirvi di bruciare per l’invidiaaaa 😀

    #318347
    Fabio70
    Partecipante

    #318348
    gianlucaxyz
    Partecipante

    Io per fortuna ho fucili che rinculano pochissimo ma non ho ancora capito, nel caso di rinculi importanti, quale filosofia sia giusta.
    C’è chi sostiene (Bardi ad es) che bisogna far lavorare il fucile ed al momento del tiro essere rilassati, delicati e col braccio molle.
    C’è invece che imputa al famoso braccino i problemi di imprecisione.

    Che ne pensate voi?

    #318349
    ale37mar
    Partecipante

    Ti rispondo con un raccontino, per quello che penso.
    Da vecchio arbageppetto, anni fa ho fatto un 90 doppia gomma tradizionale, fusto in legno ad osso di seppia, con cui ho preso di tutto (si fa per dire, ma ne ero pienamente soddisfatto fin dal primissimo tiro: cattura di una spigola).
    Poi mi sono fatto un roller, di poco più corto e fusto cilindrico in carbonio: fucile quanto mai diverso dal primo.
    Ovviamente ha meno rinculo, quindi mi sono abituato ad una minore rigidezza del braccio al momento del tiro, visto che non serve contrastare il rinculo, benchè abbia molta meno massa.
    Assolutamente soddisfatto, senza dover aggiustare la mira e, per due anni ho usato solo quello.
    Quando me l’hanno rubato sono tornato al tradizionale: padellando l’inverosimile.

    Evidentemente con l’abitudine e l’allenamento si riesce ad essere cecchini con qualsiasi fucile.
    Se Bardi si è abituato a tiri a “braccio moscio”, fa bene a continuare, visti i suoi risultati, però non ne farei una regola generale.

    Fondamentalmente il tiro con arba è un fatto istintivo e di automatismi inconsci, più che di una mira effettiva, per questo sono sostenitore dell’uso di un solo fucile nel 99% dei casi. Solo chi sta al mare e si può permettere di pescare 4 o 5 volte a settimana può passare impunemente da un fucile all’altro anche nella stessa pescata.
    Gli altri padellano anche solo cambiando la lunghezza dell’asta, che poi è il vero mirino.

    Morale della favola: usate il vostro fucile senza fantasticare sulla infallibilità di certi fucili, secondo quanto racconta la pubblicità (anche quelle occulte in certi forum), sparate il più possibile, e gli automatismi del cervello faranno tutto da soli in poco tempo.

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