Il sarago è una preda abbastanza difficile da catturare.
Nella pesca subacquea, se ne considerano interessanti dal punto di vista venatorio quattro tipi: pizzuto o puntazzo, fasciato, faraone e maggiore.
Questo sparide lo si può trovare tra lastroni di roccia, in buchi e spacchi, tra le alghe, in acqua libera, nelle secche…insomma un po’ ovunque. Spesso lo si può incontrare anche a profondità piuttosto basse.
Morfologia, habitat e abitudini alimentari
I saraghi generalmente hanno un aspetto ovale e presentano una colorazione argentea con una macchia nera all’altezza del peduncolo caudale. Naturalmente tra le varie specie di Diplodus, esistono delle differenze morfologiche. Un esempio può essere il caratteristico muso appuntito e le striature verticali del sarago pizzuto, la fascia nera del sarago fasciato o le pinne ventrali gialle nello sparlotto (oltre alle dimensioni notoriamente inferiori rispetto alle altre specie).
I saraghi hanno dimensioni che raggiungono in certi casi i 2 kg di peso anche se generalmente è raro trovarne di dimensioni superiori a 1,5 kg.
Sono molto diffusi nei nostri mari e vivono generalmente in fondali rocciosi, misto roccia/poseidonia e talvolta anche in fondali misti roccia/sabbia. Spesso i saraghi si rifugiano in tane, infatti è probabile trovare diversi esemplari di saraghi anche di varie specie al loro interno. In ogni caso spesso si possono trovare anche al di fuori della tana, soprattutto quando vanno alla ricerca di cibo.
Le prede più ricercate dai saraghi sono essenzialmente molluschi, ricci e talvolta crostacei. Abitualmente il sarago è noto per cacciare spesso dal calare del sole fino alla prima mattina, ma non raramente si trova al di fuori delle tane anche in pieno giorno.
Dunque i momenti migliori per la cattura sono di solito le prime ore dopo l’alba e quelle poco prima del tramonto.
Per quanto riguarda la pesca, la taglia minima per pescare i saraghi va dai 23 cm per il sarago maggiore ai 18 per il pizzuto e il testanera. ma nella pesca in apnea riteniamo che 25 cm sia la misura minima eticamente consigliabile.
Tecniche di Pesca
La difficoltà di pesca del sarago implica buoni riflessi e grande velocità e precisione nel tiro.
Quando si pesca nel grotto a grandi profondità, conviene tenere un’andatura costante sulla superficie del fondo, facendo attenzione a non sollevare sospensione, ed essere pronti a sparare quando si vedono scapolare tra le piccole tane i nostri bei saraghi.
Quando ci troviamo tra i lastroni di pietra conviene, anche in questo caso, affidarsi molto al proprio istinto ed alla propria velocità; i saraghi potrebbero comparire all’improvviso, dandoci poco tempo per il tiro. Potremmo impegnarci a guardare sotto ogni masso per trovare questo pesce, oppure alternare aspetti o agguati improvvisati, ma sempre lentamente e senza fare il minimo rumore. Quando vedremo il nostro sarago gli spareremo subito, se possibile, o lo anticiperemo nell’uscita tra una roccia e l’altra, intuendo quindi da dove sbucherà successivamente.
Nel caso ci si trovi a pescare nelle secche, in acqua libera o tra le alghe, è consigliabile affidarsi soprattutto alla propria esperienza perchè è facile farsi sfuggire dei grossi saraghi. Spesso si può puntare sulla loro curiosità: una volta scesi giù nel fondo, aspetteremo che qualche sparide curioso si avvicini per dargli il colpo di grazia senza esitare (sarà difficile una seconda opportunità). Un’altra tecnica è quella di scendere facendosi notare dal sarago nella speranza che si intani, per poi darci l’opportunità di prenderlo direttamente in tana.
Per gli amanti dell’agguato in basso fondo o per coloro che non riescono a scendere a profondità elevate, è possibile insidiare il sarago tra gli scogli e le piccole insenature della costa. In questo caso i tiri dovranno essere tempestivi, dato che lo sparide potrebbe comparici davanti all’improvviso.
Non sottovalutate l’agguato al sarago in bassi fondali: può capitare infatti di prendere, con un po’ di esperienza, esemplari veramente grossi. Per aumentare questa probabilità conviene però andare a pesca la mattina presto od il tardo pomeriggio (soprattutto se vi trovate in località turistiche durante la stagione estiva).
Attrezzature
Difficile dire qual sia l’attrezzatura migliore per la pesca al sarago.
In genere bisogna adoperare fucili adatti al tipo di fondale ed al tipo di tecnica che si vuole utilizzare. Nella pesca in tana sono sufficienti fucili corti, mentre in acque libere si possono adottare fucili più lunghi (la versatilità di un arbalete 90 in questo caso sarebbe la scelta migliore).