PescaSubacquea.net › Forum › Area Tecnica › Gabinetto Scientifico › Domanda sul fenomeno del rinculo
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ArbaArba.
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7 Marzo 2009 alle 16:40 #71656
Ryo
Amministratore del forum@giodap wrote:
Sono in formato AVI, un pò pesanti, ma arricchirebbero molto il dibattito perchè dall’astrazione di un fenomeno fisico si può passare alla visione rallentata al millesimo di sec.
Ciao Giorgio… attualmente sul sito gli utenti sono riusciti a caricare video di 170 Mb, per cui non dovrebbero esserci problemi 😉
7 Marzo 2009 alle 16:51 #71657bludive
Partecipante@Ryo wrote:
Ciao Giorgio… attualmente sul sito gli utenti sono riusciti a caricare video di 170 Mb, per cui non dovrebbero esserci problemi 😉
Temo che non sia solo un problema di Mb ma di compressione. I siti tipo youtube ecc. comprimono i file e addio fotogrammi ad alta velocità . Bisognerebbe mettere in hosting il file e poi gli interessati se lo scaricano com’è.
7 Marzo 2009 alle 17:01 #71658dentex
Partecipante@giodap wrote:
Dato che l’argomento sta appasionando alcuni iscritti sono tentato a pubblicare da qualche parte nel forum la clip del rinculo ad alta velocità di uno dei miei jedi dove si può vedere al rallentatore tutte le fasi dell’arretramento.
Sono in formato AVI, un pò pesanti, ma arricchirebbero molto il dibattito perchè dall’astrazione di un fenomeno fisico si può passare alla visione rallentata al millesimo di sec.
So che nel forum ci sono esperti inquesto campo chiedo loro di scrivermi per accordi …
Riguardo all’introduzione del rinculo dei Roller , a mio parere sta complicando la comprensione del fenomeno negli arbalétes tradizionali, anche io confesso ho fatto fatica a seguire le argomentazionei di Garibbo e dell’altro arbageppetto. Direi che il Roller rappresenta un argomento da affrontare in un altro contesto, anche perchè il suo rinculo è diverso da quello degli arbalétes tradizionali. Sarà interessante affrontare questo nuovo argomento del quale sono stato corelatore per la tesi di un ing.
GiorgioCiao Giorgio, per prima cosa ti faccio i miei complimenti per tutto il lavoro e gli studi svolti nel campo degli arbalétes……”Nel mio piccolo” sono anch’io un arbageppetto e verdere la clip del rinculo mi servirebbe a capire meglio questo fenomeno….saluti!!!
7 Marzo 2009 alle 17:08 #71659dusk
Partecipante@bludive wrote:
@Ryo wrote:
Ciao Giorgio… attualmente sul sito gli utenti sono riusciti a caricare video di 170 Mb, per cui non dovrebbero esserci problemi 😉
Temo che non sia solo un problema di Mb ma di compressione. I siti tipo youtube ecc. comprimono i file e addio fotogrammi ad alta velocità . Bisognerebbe mettere in hosting il file e poi gli interessati se lo scaricano com’è.
infatti sul forum è possibile o vederlo in ”bassa” definizione, oppure si può scaricare e guardare sul pc in definizione originale! 😀
7 Marzo 2009 alle 18:35 #71660luciano.garibbo
PartecipanteSecondo me la clip del rinculo ad alta velocità al rallentatore di tutte le fasi dell’arretramento sarebbe un contributo enorme alla discussione.
Riguardo al discorso roller, pienamente d’accordo: occorre un’analisi distinta, proprio per il diverso comportamento rispetto agli arbalete classici (oltretutto un discorso reso ancor più complicato per via dei molteplici diversi progetti esistenti che aggiungono ulteriori difficoltà all’analisi).
Se può essere utile, questo è il procedimento classico: per caricare un video, anche se pesantuccio, il procedimento è quello di andare sulla pagina iniziale http://www.pescasubacquea.net/index.php” onclick=”window.open(this.href);return false;, cliccare su “Nuovo video” nel riquadro a destra relativo al Login e da qui inizia la procedura di caricamento, con la possibilità di inserire un titolo e una descrizione.
Luciano
7 Marzo 2009 alle 21:17 #71661Affertus
PartecipanteIn effetti Giorgio (mi permetto di darti del tu) ha ragione. Il rinculo nel roller è sicuramente molto complesso: personalmente non ci capisco granchè, sto facendo più che altro delle prove empiriche verificandone successivamente il risultato.
Meglio rimanere sul binario di un rinculo in un arba tradizionale ed sul quesito originale del post.
Ciò premesso ( e considerando che il rinculo è un fenomeno non eliminabile, ma controllabile) mi chiedo quali possano essere le soluzioni tecniche più adeguate per arrivare al contenimento del rinculo su un arba tradizionale.
Mi sembra di aver capito che i concetti base su cui muoversi possano essere ( considerando il solo fucile ed escludendo l’asta):1. Arretramento delle masse del fucile ( e massa idonea dello stesso )
2. Tipo di posizionamento deglii elastici e carico degli stessi
3. Forma ed inclinazione dell’impugnaturaMi chiedo però : potrebbe esistere una scala “gerarchica” dei suddetti parametri ? ( o di altri che mi sfuggono ? )
In altre parole nella progettazione di un arbalete semplice, a cosa si potrebbe (o dovrebbe) dar precedenza ??
Me lo sono sempre chiesto : nel mio personale, ho costruito arbaleti con diverse caratteristiche e mi sono convinto che esistono priorità differenti tra i fucili medio/corti e quelli più lunghi o con carichi di elastici plurimi.
Motivo per cui non è facile trovare una regola valida per tutti gli arbaleti.
E’ solo una mia sensazione ? ❓ ❓ ❓8 Marzo 2009 alle 1:55 #71662Draken
PartecipanteIl problema del rinculo più ci penso, e più mi rendo conto quanto sia di difficile lettura, troppe variabili fisiche in gioco… per poterle calcolare tutte avremmo bisogno del roadrunner… e un computer della IBM il più potente del pianeta 1105 TeraFlops di operazioni al secondo………. :ctf:
Vorrei porvi il problema da un’altro punto di vista… se immaginiamo un arbalete immerso in un liquido, in una vasca virtuale, e lo dotassimo di un sistema che sparasse senza l’ausilio di un uomo che l’ho impugna…. cosa succederebbe al sistema arbalete… in base al principio di azione e reazione, l’asta parte in avanti, mentre in fusto avrebbe uno spostamento verso la parte opposta… il tutto sullo stesso asse longitudinale??? niente forze dissipative??? immagino che in tal caso l’armonia tra le masse di tale oggetto sarebbe soddisfatta. Invece…. immaginando di guardare di lato un sub con un fucile in fase di sparo osservando tutte le azioni e controreazioni che avvengono in quei pochi millesimi di secondo… la punta del fucile… la mano che trattiene l’arma… avambraccio… gomito… spalla… come si può intuire ci sono più vincoli con vari gradi di libertà … mi viene in mente ad una trave con più vincoli plastici… 😯 😯 😯
LA SOLUZIONE PER ATTENUARE TUTTO STO CASINO… E SPARARE IN MODO PRECISO PERCENTUALMENTE PARLANDO, ALLENAMENTO… ALLENAMENTO… ALLENAMENTO… :tfrag:Francesco…
8 Marzo 2009 alle 6:27 #71663giodap
PartecipanteRispondo a Luciano per quanto riguarda i roller è interessante non solo affrontare il problema del rinculo ma il funzionamento complessivo del fucile che ha un progetto molto interessante. Proporrei quando abbiamo esaurito l’argomento rinculo che appassiona tutti i tecnici del settore, di aprire l’argomento roller sul quale sei molto ferrato, dove potrai dare un valido contributo.
Rirtornando alla clip a 1000 ftgr/sec io lavoro queste clips con un programma particolare che mi consente di svolgerla millesimo per millesimo su due assi cartesiani che mi offrono gli scostamenti orizz. e vert. tra un fotgr. e l’altro. L’unità di misura è il pixel ma si può trasformare facilmente in misura metrica. Io non sono riuscito a montarla al millesimo nei miei video, ovviamente, non so se è possibile in rete e attendo ancora …
Si può risolvere in altra maniera ad es facendo avere un CD con la clip agli interessati del nostro forum con vincolo di sangue a non divulgarla e discuterne poi i punti salienti.
Giorgio8 Marzo 2009 alle 6:40 #71664giodap
PartecipanteRispondo anche a Stefano (affertus)
Passare dallo studio di un arbaléte con determinate caratteristiche ad un altro, ad es con differente impugnatura , complica l’analisi delle variabili interdipendenti. Bisogna fin che si può isolare le variabili per poterle studiare indipendentemente.
Poichè il rinculo è un fenomeno complesso, per ora studierei quello del quale abbiamo documentazione scientifica, purtroppo solo dello Jedi (fra l’altro sono modelli vecchi), in una seconda fase si possono fare delle ipotesi che ci portino ad una evoluzione per lo studio di una variante, ma una alla volta .
Vedrete che nel fenomeno del rinculo intervengono la deformazione del fusto e suo ritorno elastico, la distribuzione delle masse del fusto ed altro ancora e sarà già un casino districare tra loro questi contributi fisici
Giorgio8 Marzo 2009 alle 8:22 #71665ArbaArba
PartecipanteRispondo a Francesco “Draken” che chiede:
@Draken wrote:
…Vorrei porvi il problema da un’altro punto di vista… se immaginiamo un arbalete immerso in un liquido, in una vasca virtuale, e lo dotassimo di un sistema che sparasse senza l’ausilio di un uomo che l’ho impugna…. cosa succederebbe al sistema arbalete… in base al principio di azione e reazione, l’asta parte in avanti, mentre in fusto avrebbe uno spostamento verso la parte opposta… il tutto sullo stesso asse longitudinale??? niente forze dissipative??? immagino che in tal caso l’armonia tra le masse di tale oggetto sarebbe soddisfatta.
Francesco, se il sistema di ausilio è fatto in modo da lasciare quel solo grado di libertà , si avresti ragione. Ovvero se la “presa” è talmente rigida da non permettere rotazioni ma solo uno scorrimento longitudinale… ma a che servirebbe? Forse solo a dimostrare che un super-pescatore dai muscoli d’acciao resisterebbe al momento di rinculo di un qualsiasi schioppo anche mal progettato.
La realtà è che per quanto allenamento fai, le forze che puoi mettere in gioco tutte assieme sulle tue articolazioni non saranno mai sufficienti ad annullare quell’effetto. Tecnica ed allenamento al tiro migliorano la situazione ma non possono eliminare quei gradi di libertà che comunque restano.
Inoltre, quando peschi, tante volte ti capiterà di non sparare in condizioni ottimali per opporti a nessun tipo di rinculo.Bisogna perciò progettare l’arbalete in modo che nasca minimizzando il momento di rinculo cosicche’ la nostra reazione muscolare possa essere agevolata.
Mario
8 Marzo 2009 alle 12:05 #71666Dariowfr
PartecipanteVolevo dirvi se nn erro questa cosa.
Coreggetemi se sbaglio il momento di rinculo che grava sull’articolazione del polso sia indipendente da quanta forza si tiene stretta l’impugnatura.Ho provatoin mare a fare un tiro in verticale ed uno in orizzontale ovviamente con le stesse circostanze e lo stesso arba, ho visto che il rinculo che ho avuto sul polso sia nettamente inferiore rispetto al tiro fatto orizzontalmente, forse a causa della forza di gravità ! Non sò darmi una spiegazione….
Provando successivamente un altra cosa ho posto il corpo in posizione accuciata provando a portare il polso sulla linea del mio sterno ed il gomito basso come se dovessi portare un pugno dritto partendo dal petto, ho notato il rinculo quasi assente sul polso scaricandolo con la spina dorsale fino alle gambe tipo ammortizzatore..(correggetemi sempre se sbaglio sono stati solo dei test per curiosita personale spero possano aiutare il maestro ed il suo staff nella ricerca.Dario 😀
8 Marzo 2009 alle 12:46 #71667ArbaArba
PartecipanteCiao Dario, non so se no capito bene quello che chiedi. Provo a darti comunque una risposta:
1) Il momento di rinculo dell’arbalete in sé è indipendente dal tiratore. Nel senso che l’arbalete sarebbe comunque sottoposto ad una rotazione anche se magicamente tirasse da solo. Se poi aggiungi all’arbalete un tiratore virtuale con un braccio perfettamente rigido ma che impugna con la mano l’arbalete, si genera un ulteriore momento (rotazione) dovuto alla posizione della sella del pollice che funge da ulteriore polo di rotazione. Se poi aggiungi che il polso tende a ruotare con due gradi di libertà (due angoli) e che lo stesso fa l’articolazione del braccio etc, etc,… Le forze (fisiche) che noi applichiamo per contrastare il momento di rinculo e il rinculo allora servono a ridurli.2)Se hai tirato in verticale verso il basso, si, certo, la gravità ha ridotto l’effetto.
3)Non ho capito la storia dello sparo in posizione accucciata, ma credo comunque di non saperti rispondere.
Mario
8 Marzo 2009 alle 13:13 #71668bludive
Partecipante@giodap wrote:
…………
Rirtornando alla clip a 1000 ftgr/sec io lavoro queste clips con un programma particolare che mi consente di svolgerla millesimo per millesimo su due assi cartesiani che mi offrono gli scostamenti orizz. e vert. tra un fotgr. e l’altro. L’unità di misura è il pixel ma si può trasformare facilmente in misura metrica. Io non sono riuscito a montarla al millesimo nei miei video, ovviamente, non so se è possibile in rete e attendo ancora …
Si può risolvere in altra maniera ad es facendo avere un CD con la clip agli interessati del nostro forum con vincolo di sangue a non divulgarla e discuterne poi i punti salienti.
……..Bisognerebbe conoscere il formato di origine. Comunque penso che la cam abbia ripreso in progressivo quindi si può riprendere fotogramma per fotogramma della parte che ci interessa (sempre che non si trovi un programma che lo faccia da solo), non credo sia più di 1sec. (che comunque sono 1000 immagini) per poi montarle su un formato standard a 25fps da cui si otterrebbe un video di 40sec in slow motion ma leggibile senza il programma proprietario.
Se Giorgio è d’accordo potrei offrirmi volontario per un tentativo.8 Marzo 2009 alle 15:51 #71669Fulvio48
Partecipante@Draken wrote:
…Vorrei porvi il problema da un’altro punto di vista… se immaginiamo un arbalete immerso in un liquido, in una vasca virtuale, e lo dotassimo di un sistema che sparasse senza l’ausilio di un uomo che l’ho impugna…. cosa succederebbe al sistema arbalete… in base al principio di azione e reazione, l’asta parte in avanti, mentre in fusto avrebbe uno spostamento verso la parte opposta… il tutto sullo stesso asse longitudinale??? niente forze dissipative??? immagino che in tal caso l’armonia tra le masse di tale oggetto sarebbe soddisfatta.
Caro Draken, ho in mente da tempo qualcosa del genere per studiare appunto la stabilità del fucile al momento dello sparo. Ipotizzare ora i risultati di una prova del genere sui fucili in commercio è forse azzardato.
Ritengo comunque che facendo sparare un fucile, mediante un congegno a distanza, mantenuto a mezz’acqua da opportune piombature, e riprendendo con videocamera ad alta velocità , si potrebbero studiare i diversi momenti dissipativi. Intervenendo poi sul fucile si potrebbe tentare di eliminarli fino al raggiungimento del rinculo (inevitabile) ideale.
Io avevo pensato ad un pistoncino ad olio da inserire nel grilletto; questo dovrebbe essere azionato da uno stantuffo ad esso collegato mediante un tubicino mooooolto flessibile.
Il fucile va mantenuto neutro a mezz’acqua mediante piombature e piccoli galleggianti (es. striscette di neoprene) opportunamente distribuiti.
Forza ricercatori mettete insieme qualcosa che lo proviamo!8 Marzo 2009 alle 16:17 #71670ArbaArba
Partecipante@Fulvio48 wrote:
@Draken wrote:
…Vorrei porvi il problema da un’altro punto di vista… se immaginiamo un arbalete immerso in un liquido, in una vasca virtuale, e lo dotassimo di un sistema che sparasse senza l’ausilio di un uomo che l’ho impugna…. cosa succederebbe al sistema arbalete… in base al principio di azione e reazione, l’asta parte in avanti, mentre in fusto avrebbe uno spostamento verso la parte opposta… il tutto sullo stesso asse longitudinale??? niente forze dissipative??? immagino che in tal caso l’armonia tra le masse di tale oggetto sarebbe soddisfatta.
Caro Draken, ho in mente da tempo qualcosa del genere per studiare appunto la stabilità del fucile al momento dello sparo. Ipotizzare ora i risultati di una prova del genere sui fucili in commercio è forse azzardato.
Ritengo comunque che facendo sparare un fucile, mediante un congegno a distanza, mantenuto a mezz’acqua da opportune piombature, e riprendendo con videocamera ad alta velocità , si potrebbero studiare i diversi momenti dissipativi. Intervenendo poi sul fucile si potrebbe tentare di eliminarli fino al raggiungimento del rinculo (inevitabile) ideale.
Io avevo pensato ad un pistoncino ad olio da inserire nel grilletto; questo dovrebbe essere azionato da uno stantuffo ad esso collegato mediante un tubicino mooooolto flessibile.
Il fucile va mantenuto neutro a mezz’acqua mediante piombature e piccoli galleggianti (es. striscette di neoprene) opportunamente distribuiti.
Forza ricercatori mettete insieme qualcosa che lo proviamo!Fulvio, a parte la fattibilità (ne possiamo parlare… 😉 ) trovo un problema di base: per questo test dovresti avere un arba ben bilanciato in punta e in coda (quindi senza momenti generati da un centro di massa non coincidente con il centro di spinta o di galleggiamento, che dir si voglia). Questo per me è già un leggero limite al contrasto del momento…
Comunque l’argomento è interessante e può essere studiato spingendo a soluzioni “alternative”.
Ciao
Mario -
AutorePost
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