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14 Aprile 2009 alle 21:55 #17669luciano.garibboPartecipante
@ares201 wrote:
punto 1 ok
punto 2 diciamo ok (nodo semplice= prendi i due capi e annodi? per intenderci prima parte del nodo per i lacci delle scarpe?)
punto 3 boh, il savoia non è un “nodo d’arresto”?potresti fare una foto molto ravvicinata a tutto l’ambaradan? 🙂
per il composito sono d’accordo con te, un vero peccato.. bisognerebbe trovare un metodo di blocco che non sia una vite o un rivetto
Il senso del nodo 3 è di fare un nodo di grosse dimensioni in modo da poter successivamente legare come un’ogiva in dynema il sagolino passante.
Questo un esempio: http://picasaweb.google.it/luciano.garibbo/CostruzionePassoPasso90TGRoll#5279258574794215506″ onclick=”window.open(this.href);return false;
ciao. Luciano
18 Aprile 2009 alle 13:33 #17670luciano.garibboPartecipanteIntanto vi mostro il roller Beuchat: http://lapescasubmarina.com/forums-download-6197.html” onclick=”window.open(this.href);return false;
ovviamente è quello sulla sinistra
18 Aprile 2009 alle 20:31 #17671ares201Partecipanteil mio è + bello
prossimamente le foto del prodotto finito 😉
23 Aprile 2009 alle 20:05 #17672ares201Partecipante@luciano.garibbo wrote:
@ares201 wrote:
punto 1 ok
punto 2 diciamo ok (nodo semplice= prendi i due capi e annodi? per intenderci prima parte del nodo per i lacci delle scarpe?)
punto 3 boh, il savoia non è un “nodo d’arresto”?potresti fare una foto molto ravvicinata a tutto l’ambaradan? 🙂
per il composito sono d’accordo con te, un vero peccato.. bisognerebbe trovare un metodo di blocco che non sia una vite o un rivetto
Il senso del nodo 3 è di fare un nodo di grosse dimensioni in modo da poter successivamente legare come un’ogiva in dynema il sagolino passante.
Questo un esempio: http://picasaweb.google.it/luciano.garibbo/CostruzionePassoPasso90TGRoll#5279258574794215506″ onclick=”window.open(this.href);return false;
ciao. Luciano
ciao luciano, stasera navigando sul web mi sono imbattuto in due varianti del constrictor, la seconda sembra fatta di proposito per la “strozzatura con occhiello” si chiama “slipped constrictor knot” ed è, in pratica, un costrittore dove i capi liberi sono dallo stesso lato (invece da da lati opposti) e dall’altro lato c’è un occhiello.. il nodo è stato ideato per avere un constrictor di facile apertura infatti basta tirare un capo libero l’occhielo sfila sotto e il nodo si scoglie, ma da prove che ho fatto, dopo aver stretto a dovere il nodo, basta fare un mezzo collo all’interno dell’occhiello e il pericolo di aperture accidentali è assente.. forse mi sono spiegato male ma se cerchi il nodo e provi a farlo col mezzo collo capirai..
altro nodo mooolto interessante è il “double constrictor” consigliato sui siti americani per fissare ogive ad elastici dai 19 in su
info e foto qui
http://en.wikipedia.org/wiki/Constrictor_knot” onclick=”window.open(this.href);return false;26 Aprile 2009 alle 13:51 #17673ares201Partecipantefucile finito ma come cassio si fa a caricare? lucià senza mettere in dubbio il tuo file excel (ci mancherebbe) ma l’elastico da 36 su un 72 non ti pare troppo corto? la parte superiore a stento è impugnabile e quella inferiore è cortissima! e parliamo di superelax.. secondo me su un 72 l’elastico deve essere almeno 45 cioè almeno 17 che sporge dalle pulegge dal lato di sopra il che ci starebbe pure..
26 Aprile 2009 alle 14:33 #17674The ApneistPartecipanteares facci vedere le foto! io ho ancora quelle di quando era ancora un grezzo!
26 Aprile 2009 alle 16:17 #17675ares201Partecipantecome puoi/potete vedere il fucile non ha gli elastici per il motivo descritto su e, purtroppo, non posso manco rifarli perché ho finito il sagolino per fare le legature..
in tutto questo ci ho pure rimesso il superelax comprato di proposito per il roller che, invece, finirà imboccolato su altri fucili.. peccato..
prossimamente foto con elastici devoto da 17 lunghi almeno 45, tanto a tagliare si fa sempre in tempo..
per info varie,
asta beuchat tricuspide 115×6,5 ( in realtà è una 6,7 dal peso di 320gr..)
mulinello devoto con 50 mt di sagolino da 1,5
impiombatura fatta con nylon asso double da 140 a singola passata
dimensioni fucile da max carico superiore a max carico inferiore passando sulla carrucola: 136!!!
peso solo legno 915gr con tutto montato ninzò non ho pesato ma credo oltre 1,5kg
meccanismo di sgancio ermes oceantutti i particolari in inox sono fatti tagliando e sagomando ad hoc forchette da ristorante (belle cicciotte che si piegano solo prendendole a martellate!!!) e incollate al fusto con colla epox bicomponente
3 mani di resina, le prime due con resina epox “liquida” di cui la prima assorbita quasi per intero dal legno e la terza con resina di vilinestere
5 mani di poliuretanica monocomponente in quanto la bi non l’ho trovataantiscivolo sull’impugnatura fatta a “modo mio” c’è chi usa lo zucchero, chi il sale chi la sabbia.. io il legno.. basta impastare segatura (nel mio caso di mogano) con la resina e spennellare il composto dopo le clasiche mano impermeabilizzanti.. prima della poliretnica scartavetrata per attutire le inevitabili punte e walà ..
per il momento è tutto..
1 Maggio 2009 alle 19:13 #17676ares201Partecipantealla fine dopo diversi test sono riuscito ad armarlo..
elastico ambra devoto da 17,5 lungo 39 da legatura a legatura, strozzatura a 24, ogiva superiore sigalsub wire che prossimamente, forse domani se la trovo, diventerà per “problemi” di allineamento elastici una ogiva tahitiana bella larga 🙂 ogiva inferiore in dyneema sk75 da 2,5 lunghetta così come l’archetto intermedio altrimenti col kaiser che si carica..
a secco l’unico “problema” riscontrato è lo schiacciamento degli elastici alla tacca di carico (dovuto al dyneema) e la parziale occlusione, verso la tacca, del vuoto tra la parte superiore e quella inferiore del fusto, ampiamente previsto sia da luciano che da me ora non mi resta che provarlo in acqua per poi, eventualmente, apportare qualche modifica 🙂
acchittato così , con elastico superiore caricato alla prima tacca e quello inferiore alla tacca di “riposo” (a circa 25cm dalla puleggia) il fucile è bilanciato esattamente alla metà del fusto
4 Maggio 2009 alle 20:29 #17677cobraPartecipanteGentile Luciano, seguendo i tuoi preziosi consigli io e un amico abbiamo realizzato dei g-roll senza buchi. Mi ha sempre lasciato perplesso infatti il motivo dell’adozione del groviera: “per caricare senza capovolgere il fucileâ€. Noi carichiamo tranquillamente senza capovolgere il fucile. Basta tenere abbastanza aderente il dyneema: trova la sua casa da solo, con un vero e proprio scatto. Se necessario, si tengono le dita all’esterno del fusto ma, davvero, nel mio caso, tensionare nella parte inferiore non costituisce problema.
Un’altra motivazione addotta, “gli elastici alloggiati all’interno facilitano il brandeggioâ€, mi sembra ancor meno convincente: per tenere gli elastici all’interno sei costretto a maggiorare l’altezza del fucile, così il brandeggio va a farsi benedire. Capisco però che tu vi sia costretto dal diametro delle pulegge che adotti.Dalle foto che tenterò di postare potrai notare che gli elastici restano molto aderenti al fusto (il bordo esterno del fusto ha un’altezza di soli 2 cm) tranne che nel tratto finale superiore (soprattutto perchè ho montato un asta con pinnette) e in quello inferiore (ma lì è un difetto di progettazione: per non levare massa non ho prolungato fino in fondo le fresature: inizialmente pensavo di creare un g-roll non estremo).
Nonostante lo spessore ridotto il fucile è robustissimo per via dei molti listelli (comprese due fasce di carbonio) accoppiati con una ottima biepox.La testata è a forma di testa di cobra, con due vantaggi: il perno delle pulegge ha tre punti di appoggio invece di uno e gli alettoni annullano il rinculo secondario.
La sagola corre lateralmente per evitare impicci con le gomme e con il dyneema-stopper.L’unico difetto sta, a mio parere, nel ridotto diametro delle pulegge: 24 mm. E sono pure senza cuscinetto. D’altro canto sono molto più ampie di quelle usate normalmente. Progettandole ho pensato che fosse un vantaggio: le pulegge in commercio sono costruite per farci lavorare sagole rigide, perciò il profilo della gola è troppo curvo. Gli elastici tirati si appiattiscono moltissimo e su una gola normale, pensavo, fanno troppo attrito. Ma un esperto mi ha detto che gli elastici vanno invece contenuti, pena un cattivo lavoro dell’elastico e un suo precoce sfibramento. Che ne pensi?
Il mio socio e maestro ha pensato anche di eliminare il cordino-stopper e il relativo foro (o feritoia). Basta legare i due elastici tra loro e inserire un perno al centro della parte inferiore del fusto – esattamente dove il Dynema arresta l’elastico che blocchi il cordino. Il blocco del cordino dalla parte anteriore sarebbe fornito dal listello centrale della testata.
5 Maggio 2009 alle 7:45 #17678ares201Partecipantebello bello complimenti, solo una domanda, già che c’eri perché non hai proseguito la scanalatura inferiore fino alla seconda tacca di carico?
è molto simile a quello che sto pensando di fare, la mia opera seconda, cioè fusto chiuso con sezione a T
come tira? l’hai già provato a mare? che dimensioni ha? che legno hai usato?
5 Maggio 2009 alle 9:05 #17679cobraPartecipanteCome avevo già scritto, è un difetto di progettazione: pensavo bastasse un tensionamento fin lì e per non diminuire la massa non ho prolungato fino in fondo le fresature.
Teak, rovere, douglas, iroko, due fascette di carbonio. E una radica d’ulivo per il manico, che ha anche una mortasa. Ferramenta del buon Campopiano (Ebansub). Ho scelto di piazzare a destra lo sganciasagola (che Eban posiziona al centro, senza ingombri in alto sulla linea di mira).
Sarebbe un 96 (190 da ultima tacca a perno d’acciaio). I 16 non riescono a spingere l’asta da 7, così adesso provo una 6,5. Di sicuro passerò ai 17 e mezzo. Sono indeciso tra i recenti vinaccia e quelli completamente neri, che a parere di un costruttore sono i migliori per la resa sulle carrucole.
5 Maggio 2009 alle 11:39 #17680ares201Partecipantei 16 a max carico non spingono un’asta da 7? mi sa che qualcosa non torna.. se il buon luciano si facesse vivo 🙂
5 Maggio 2009 alle 11:48 #17681cobraPartecipanteanch’io sono rimasto stupito. Eppure erano a 3,60.
5 Maggio 2009 alle 19:07 #17682itioPartecipanteCiao sono itio , alcuni consigli ,primo, leva la logiva metellica ,pesa 15 grammi e più, usa ogiva in dinema non pesa niente ,ed è più idrodinamica , secondo leva il sagolino che stoppa le gomme , lascia solo l’elastico ,agganciato a 40 centimetri sotto, dall’interasse delle rotelle ,terzo se non hai i cuscinetti hai perso il 20 per cento della potenza .Così facendo dovrai tenere le gomme che sporgono non più di una decina di centimetri ,senza orpelli agganciati attorno . Vedrai che anche con gomme da 16 tira di brutto . Il lavoro che hai fatto ,seppur fatto bene ,è sovradimensionato , potevi fare con molto meno ,ricordati che i roller lavorano in compressione ,perciò se non hai esigenza di massa per contenere il rinculo ,di legno ne hai d’avanzo . Ciao e buon lavoro .
Scusami se mi sono intromesso ,ma vedere tutto quel lavoro non rendere a dovere , mi ha fatto venire mal di stomaco .5 Maggio 2009 alle 21:55 #17683ares201Partecipanteciao, non la vedo come una intromissione, ogni consiglio è bene accetto 🙂
ma il dyneema non stringe gli elastici all’asta facendo lavorare male le pulegge? come mai consigli questa soluzione se anche sui tuoi non c’è? per curiosità , sempre che non siano info coperte da “segreto industriale” non è che ci daresti qualche dato dimensionale delle tue opere d’arte tipo, ad esempio larghezza/altezza fusto e dimensioni pulegge del tuo 75? 😉
grazie in anticipo
nino -
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