PescaSubacquea.net › Forum › Attrezzature › Fucili Arbalete › Legno o carbonio per i fucili???
- Questo topic ha 92 risposte, 34 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni fa da
GIANNICLEMENTE.
-
AutorePost
-
31 Marzo 2009 alle 7:53 #66926
giodap
Partecipantesegue…
4) Osservando il comportamento frame by frame ad alta velocità del comportamento di uno Jedi (fusto in legno) si nota l’assorbimento elastico del fusto sia del MR, sia del rinculo . Potrete vedere presto la clip in questione che è già stata formattata da Mario per la pubblicazione sul forum. Non facciamoci illusioni, questo ammortizzatore si paga con una quota dell’energia potenziale elastica. Una struttura in carbonio si deforma sicuramente meno e dal punto di vista della trasmissione dell’energia elastica all’asta è più efficiente, però trasmette con efficienza anche il rinculo sulla mano e la botta che si sente con i fucili dal fusto di carbonio è in parte dovuta alla rigidità della struttura.
5)L’altra parte della botta è dovuta alla massa ridotta di queste strutture, infatti, trascurando le resistenze nel mezzo : Massa asta * Velocità asta = Massa fucile * Velocità di rinculo fucile. La massa dell’asta e la sua velocità sono determinate dalle scelte progettuali (diametri e lunghezza di elastici e asta), se vogliamo una ridotta velocità di rinculo del fucile dobbiamo per forza aumentare la massa del fucile (del fusto). I fucili in carbonio notoriamente sono di massa modesta (così era il Monoscocca e tutti tubi messi in commercio dalle varie aziende), ma nulla vieta di aumentarla aggiungendo un materiale inerte all’interno del fusto.
6)ANEDDOTO PERSONALE: l’anno dopo il campionato assoluto tenutosi a Capo Rizzuto (vicino Crotone) sono tornato nello stesso campeggio dove mi ero sistemato in occasione della preparazione alla gara. A parte l’incontro con un mafioso locale che mi chiesto un balzello per la protezione del gommone sulla spiaggia, gli altri pescasub sistemati nel camping sono venuti subito a trovarmi e a curiosare la mia attrezzatura. Un napoletano ha voluto a tutti costi farmi vedere il suo fucile: un normale Sten della Mares con i fori della volata allargati (operazione che facevamo tutti per ridurre la resistenza all’avanzamento del pistone). La particolarità che rendeva eccezionale quel fucile per il simpatico pescatore napoletano era un San Gennaro d’oro incastonato nella impugnatura! MORALE: bisogna distinguere quello che veramente influisce sul funzionamento e le prestazioni dei nostri attrezzi per la pesca. Il carbonio negli arbalétes, a mio avviso, è come il San Gennaro d’oro dell’aneddoto.
Giorgio31 Marzo 2009 alle 10:43 #66927dnlzmp
Partecipante@giodap wrote:
… Un napoletano ha voluto a tutti costi farmi vedere il suo fucile: un normale Sten della Mares con i fori della volata allargati (operazione che facevamo tutti per ridurre la resistenza all’avanzamento del pistone). La particolarità che rendeva eccezionale quel fucile per il simpatico pescatore napoletano era un San Gennaro d’oro incastonato nella impugnatura! MORALE: bisogna distinguere quello che veramente influisce sul funzionamento e le prestazioni dei nostri attrezzi per la pesca. Il carbonio negli arbalétes, a mio avviso, è come il San Gennaro d’oro dell’aneddoto.
Giorgio😀
Questa è da raccontare a i posteri 😀31 Marzo 2009 alle 12:46 #66928Cavallo_Selvaggio
PartecipanteAhah!! Ottimo esempio che rende bene l’idea!
31 Marzo 2009 alle 17:58 #66929nikcossu83
Partecipanteper qualcuno può essere san gennaro per altri il carbonio per altri il legno e per altri qualcos altro!!!! l importante e crederci 😀 😀 😀
31 Marzo 2009 alle 18:25 #66930pietrino
Partecipante@nikcossu83 wrote:
per qualcuno può essere san gennaro per altri il carbonio per altri il legno e per altri qualcos altro!!!! l importante e crederci 😀 😀 😀
ragazzi potete credere in qualsiasi cosa ma se avete un arba che non vale il costo degli elastici…state pur certi che non si cava ragno dal buco!!! 🙄 a meno che non spariate ai polpi..
5 Aprile 2009 alle 20:31 #66931GIANNICLEMENTE
PartecipantePer la questione della stabilità e precisone nel tiro gli studi hanno dimostrato che il legno è il miglior materiale e lo voto decisamente …………..fosse che la soluzione sia un fucile in legno rivestito di carbonio ?
6 Aprile 2009 alle 10:12 #66932Andrea17
Partecipante@GIANNICLEMENTE wrote:
Per la questione della stabilità e precisone nel tiro gli studi hanno dimostrato che il legno è il miglior materiale e lo voto decisamente …………..fosse che la soluzione sia un fucile in legno rivestito di carbonio ?
Non ne ho idea se sia possibile realizzarlo, ma immagina il prezzo!!! 😯
6 Aprile 2009 alle 10:21 #66933Willy
Partecipante@Andrea17 wrote:
@GIANNICLEMENTE wrote:
Per la questione della stabilità e precisone nel tiro gli studi hanno dimostrato che il legno è il miglior materiale e lo voto decisamente …………..fosse che la soluzione sia un fucile in legno rivestito di carbonio ?
Non ne ho idea se sia possibile realizzarlo, ma immagina il prezzo!!! 😯
si puo realizzare di tutto…e di piu… basta avere i $$$
rivestito non creedo che serva a molto… al massimo si può interporre uno strato ( che sia vetroresina, carbonio, kevlar) tra i vari listelli6 Aprile 2009 alle 11:53 #66934GIANNICLEMENTE
Partecipante@Willy wrote:
@Andrea17 wrote:
@GIANNICLEMENTE wrote:
Per la questione della stabilità e precisone nel tiro gli studi hanno dimostrato che il legno è il miglior materiale e lo voto decisamente …………..fosse che la soluzione sia un fucile in legno rivestito di carbonio ?
Non ne ho idea se sia possibile realizzarlo, ma immagina il prezzo!!! 😯
si puo realizzare di tutto…e di piu… basta avere i $$$
rivestito non creedo che serva a molto… al massimo si può interporre uno strato ( che sia vetroresina, carbonio, kevlar) tra i vari listelliVolendo dare una connotazione seriosa alla mia semibattuta penso che il rivestimento del legno potrebbe essere funzionale alla robustezza esterna per proteggerlo dai colpi e dalle ammaccature , un materiale trasparente adatto (forse da inventare) ci risolverebbe il problema della massa necessaria per la precisione e la stabilità , potrebbe essere anche il carbonio , ci coprirebbe la bellezza estetica del legno ma sarebbe il massimo della sintesi tecnica per la realizzazione di un arbalete (il prezzo non dovrebbe essere molto dissimile da uno di carbonio vuoto) . Io comunque sono anche molto favorevole alle leghe speciali di alluminio ; mi piace il carbonio per le canne da pesca e tutti i sistemi che impongono leggerezza e altissima resistenza .
Ciao6 Aprile 2009 alle 12:35 #66935Capitan Simon
Partecipante@Willy wrote:
si puo realizzare di tutto…e di piu… basta avere i $$$
rivestito non creedo che serva a molto… al massimo si può interporre uno strato ( che sia vetroresina, carbonio, kevlar) tra i vari listelliHo visto a volte utilizzare un sandwich di legno e vtr nei fucili autocostruiti, ma sinceramente non capisco bene a che pro!?! 😐
Un sottilissimo strato di vetroresina non credo infatti che sia più rigido di una buona essenza… a maggior ragione se lamellare! 😕Per certe costruzioni nautiche invece si usano sandwich di carbonio o vtr con anime di balsa, ma li lo scopo è tutt’altro: l’alleggerimento a parità di resistenza. Mentre in queto caso, per un fucile, sembrerebbe assodato che l’alleggerimento fine a se stesso non serva, se non a creare problemi di rinculo… 🙄 😉
6 Aprile 2009 alle 12:59 #66936giodap
PartecipanteMi compiaccio che alcuni di voi incomincino a ragionare come gli ingegneri vedendo nella soluzione tecnologica non l’estetica ma la funzionalità .
Giorgio6 Aprile 2009 alle 13:17 #66937Willy
Partecipante@giodap wrote:
Mi compiaccio che alcuni di voi incomincino a ragionare come gli ingegneri vedendo nella soluzione tecnologica non l’estetica ma la funzionalità .
GiorgioChe ne pensa dell’utilizzo di una striscia di carbonio tra le varie lamelle?
Possono far aumentare il modulo d’inerzia del fucile oppure crede che sia ininfluente?
Grazie7 Aprile 2009 alle 5:36 #66938giodap
PartecipanteHo fatto un esperimento sul mio primo minijedi (un 75 doppio elastico): nella scanalatura centrale del guida asta ho resinato una striscia spessa 5 mm alta 20 mm di composito in fibra di carbonio lunga quanto il fusto fino all’asola per il meccanismo di sgancio. Lo scopo era quello di avere un guida asta sempre dritto e un irrigidimento della struttura del fusto. L’esperimento in se è andato bene, ho provato a caricare il centro del fusto appoggiato ai due estremi e non fletteva. Mi aspettavo di vedere la striscia di carbonio posta nel fondo del guida asta che si rigasse nel tempo, invece neanche una riga! Poi riguardando l’omologa della clip (vista lateralmente) che state vedendo nel forum (quella del Super) che era stata realizzata anche per il Mini, ho notato che l’asta si solleva leggermente di coda e navigava per buona parte della balistica interna sollevata rispetto al fusto. Ne ho dedotto che il guida asta non svolge la funzione che crediamo, di piano di scorrimento dell’asta. Purtroppo questo è nelle credenze di molti, anche dei colleghi che scrivono sulle riviste cartacee e in altri forum.
Solo un metodo di ricerca sperimentale mette lo studioso in condizione di capire cosa succede veramente nella balistica interna (si intende quella che si svolge all’interno del fusto)!
A questo punto l’inserimento della striscia di carbonio era inutile come il San Gennaro d’oro incastonato dell’impugnatura dello Sten del pescatore napoletano, tanto più che il fusto del Mini di legno massello non mostrava flettersi più di tanto, fenomeno che abbiamo visto non è dannoso per la balistica dell’asta contrastando il sollevamento della punta del fucile dovuto al momento di rinculo.
Capisco che il carbonio e il titanio colpisca la fantasia del p.sub ma ogni materiale deve avere un suo logico impiego funzionale.
Giorgio7 Aprile 2009 alle 13:07 #66939fabiocar
Partecipante@giodap wrote:
Ho fatto un esperimento sul mio primo minijedi (un 75 doppio elastico): nella scanalatura centrale del guida asta ho resinato una striscia spessa 5 mm alta 20 mm di composito in fibra di carbonio lunga quanto il fusto fino all’asola per il meccanismo di sgancio. Lo scopo era quello di avere un guida asta sempre dritto e un irrigidimento della struttura del fusto. L’esperimento in se è andato bene, ho provato a caricare il centro del fusto appoggiato ai due estremi e non fletteva. Mi aspettavo di vedere la striscia di carbonio posta nel fondo del guida asta che si rigasse nel tempo, invece neanche una riga! Poi riguardando l’omologa della clip (vista lateralmente) che state vedendo nel forum (quella del Super) che era stata realizzata anche per il Mini, ho notato che l’asta si solleva leggermente di coda e navigava per buona parte della balistica interna sollevata rispetto al fusto. Ne ho dedotto che il guida asta non svolge la funzione che crediamo, di piano di scorrimento dell’asta. Purtroppo questo è nelle credenze di molti, anche dei colleghi che scrivono sulle riviste cartacee e in altri forum.
Solo un metodo di ricerca sperimentale mette lo studioso in condizione di capire cosa succede veramente nella balistica interna (si intende quella che si svolge all’interno del fusto)!
A questo punto l’inserimento della striscia di carbonio era inutile come il San Gennaro d’oro incastonato dell’impugnatura dello Sten del pescatore napoletano, tanto più che il fusto del Mini di legno massello non mostrava flettersi più di tanto, fenomeno che abbiamo visto non è dannoso per la balistica dell’asta contrastando il sollevamento della punta del fucile dovuto al momento di rinculo.
Capisco che il carbonio e il titanio colpisca la fantasia del p.sub ma ogni materiale deve avere un suo logico impiego funzionale.
Giorgiodalle parole del maestro ,apprendo che una rigidita’ strutturale marmorea,hai fini della balistica,e’ piu’ deleteria che benefica 😀
8 Aprile 2009 alle 8:19 #66940GIANNICLEMENTE
Partecipante@giodap wrote:
Ho fatto un esperimento sul mio primo minijedi (un 75 doppio elastico): nella scanalatura centrale del guida asta ho resinato una striscia spessa 5 mm alta 20 mm di composito in fibra di carbonio lunga quanto il fusto fino all’asola per il meccanismo di sgancio. Lo scopo era quello di avere un guida asta sempre dritto e un irrigidimento della struttura del fusto. L’esperimento in se è andato bene, ho provato a caricare il centro del fusto appoggiato ai due estremi e non fletteva. Mi aspettavo di vedere la striscia di carbonio posta nel fondo del guida asta che si rigasse nel tempo, invece neanche una riga! Poi riguardando l’omologa della clip (vista lateralmente) che state vedendo nel forum (quella del Super) che era stata realizzata anche per il Mini, ho notato che l’asta si solleva leggermente di coda e navigava per buona parte della balistica interna sollevata rispetto al fusto. Ne ho dedotto che il guida asta non svolge la funzione che crediamo, di piano di scorrimento dell’asta. Purtroppo questo è nelle credenze di molti, anche dei colleghi che scrivono sulle riviste cartacee e in altri forum.
Solo un metodo di ricerca sperimentale mette lo studioso in condizione di capire cosa succede veramente nella balistica interna (si intende quella che si svolge all’interno del fusto)!
A questo punto l’inserimento della striscia di carbonio era inutile come il San Gennaro d’oro incastonato dell’impugnatura dello Sten del pescatore napoletano, tanto più che il fusto del Mini di legno massello non mostrava flettersi più di tanto, fenomeno che abbiamo visto non è dannoso per la balistica dell’asta contrastando il sollevamento della punta del fucile dovuto al momento di rinculo.
Capisco che il carbonio e il titanio colpisca la fantasia del p.sub ma ogni materiale deve avere un suo logico impiego funzionale.
GiorgioLa questione dei materiali è una cosa talmente banale e logica che non comprendo le teorie di chi si imbarca nelle crociate pro e contro le varie tipologie senza dimostrazioni tecniche della valenza . Il guida asta lungo tutto il fusto è inutile , tutto sommato è meglio che ci sia o è necessario solo l’ultimo tratto?
Ciao preziosissimo Maestro -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.