Altra superchicca beccata al big fishing e trasformata al nostro caso: avvolgere il finale del cappio in monofilo con filo interdentale prima di infilarlo nello sleeve e pinzarlo, renderà più robusto il collegamento.
Nuovo scorrisagola ale37mar in inox lavorato a mano e lucidato sia esternamente che internamente, passaggi per il monofilo paralleli, sezioni minime sia orizontale che verticale, sezione frontale ovalizzata per maggiore idrodinamicita e penetrazione, rinforzo con camicia in microfilamenti nella curva del monofilo ed infine distanziale tra scorrisagola e rondella. <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/5063_9c1ce3e8d3846eabf93bea7241b5b295.jpg<!–m →
Uhmm…
Aspettavo gli interventi di chi se ne intende più di me, io conosco direttamente solo i Devoto.
Così, dalle foto, non mi pare ci siano grosse differenze, forse perchè ci sono dei limiti in quello che può essere prodotto con stampi?
Tranne in minima parte il salvimar, hanno tutti del passaggi per il filo striminziti ed al minimo contatto con le rocce, si intaccano ed aprono, se notate, uno è già su quella strada.
Altra superchicca per i perfezionista: per appurare se il fucile ha perdite d’aria, caricatelo con azoto, ha molecole molto piu piccole dell’ossigeno evidenziando immediatamente le anomalie ed evitando brutte sorprese semmai lo aveste caricato giorni prima della pescata.
Ho preso pari pari la notizia da un documentario andato in onda su dmax riguardo un industria di grosse capsule ad alta pressione ed un motivo ci sara’. Forse l’azoto sotto pressione reagisce diversamente dal mix con ossigeno ecc… A me piace prendere spunto ed evolvere, poi, una mano nella ricerca la accetto volentieri.
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