Lasciate ogni speranza..: Oleopneumatico vs arbalete!

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  • #248131
    mario
    Partecipante

    8) 8) e potente….

    #248132
    DENTEX70
    Moderatore

    @mario wrote:

    8) 8) e potente….

    Ma il tuo o quello degli altri ?

    #248133
    vikingo
    Partecipante

    ma cosa?!?! l’oleopornatico???? …brutta piega…

    #248134
    gianlucaxyz
    Partecipante

    Io non trovo UN SOLO difetto all’oleo,a tutto il resto bene o male si.

    #248135
    sevenice
    Partecipante

    @DENTEX70 wrote:

    Il perchè è molto semplice ed è il problema che affligge praticamente tutti gli arbalettari, il passaggio dall’arba all’oleo non è istintivo e bisogna applicarsi almeno per il primo periodo, invece per un oleopneumaticista (parolone) non c’è differenza, infatti tutti noi usiamo sia una tipologia che l’altra. Vedi appunto Cico, quando si cambia bisogna farlo con decisione senza voltarsi alle spalle altrimenti fai la fine di mario alla perenne ricerca di un qualcosa che non c’è… un fucile totale

    prevalentemente uso arbalete…

    adesso anche roller

    e per le situazioni di torbido uso con grande soddisfazione l’asso che mi ha fatto sergio con sistema stc…

    ebbene quanto detto da sergio è vero … per uno che usa arba non è un passaggio proprio naturale…. ed è soprattutto un problema di mira !!!

    pero’ senza entrare nella diatriba brandeggio potenza …

    per me l’arbalete resta come precisione totale (ma attenzione io parlo del centimetro ..di un tiro di precisione esagerata .. ) ancora in vantaggio — ovviamente la linea di mira piu’ pulita aiuta di sicuro !!!

    per il resto ognuno scegliera’ quello che reputa piu’ adatto a se !!!

    #248136
    vicojet
    Partecipante

    @vikingo wrote:

    @Alessandro V. wrote:

    Penso che dovresti vedere sparare un roller.. poi ci dirai cosa pensi! 😀

    ti faccio provare il mio sten 130 modificato fino all’osso… il roller ti sembrerà  un monopattino a confronto 😆

    quoto magico 130
    io posso rispondere per la mia esperienza vissuta in 40 anni di pesca , sono nato pescatore a 12 anni con un oleo panterino della techisub impugnatura centrale, dopo 3 anni sono passato ai jeans e drago sempre della tecnisub e poi dai 18 anni fino a oggi sten, stealt mares di tutte le misure . negli anni 80 ho cominciato a sparare con il mio primo arbalete ometr t20 86, ricordo ancora che ero in crozia e il suo tiro mi fece ridere al cospetto dello sten 92. oggi sparo con entrambi uso c4 74, 94 e 119 e oleo mares . posso dire una cosa ne ho provati di tutti colori e anche oggi molti miei amici che avevano abbandonato gli aria a favore dei legno doppia gomma tipo totem e dapiran stanno tornando piano piano ai vecchi fucili modernizzati ad aria. come si è detto mille volte è una cosa soggettiva e personale , una cosa che l’arba non potrà  mai avere al cospetto di un oleo è la velocità  di tiro. molti miei amici compreso peppe franchi l’inventore del calibro 12 hanno fatto e rifatto test con telecamere in piscina e al mare , la velocità  degli oleo, neanche super caricati ( 21 atm), sparavano il doppio o quasi in velocità , questo vuol dire che anche con un roller non si potrà  mai raggiungere un oleo in velocità . tradotto vuol dire che un dentice da lontatno spesso e volentieri riesce a deviare dalla freccia . io ho sparato con il mio cyrano 110 modificato ( ora diventato uno stealt) più volte a fine corsa delle 3 passate di nylon e dentici e palamiti notorialmente molto veloci sono rimasti nell’asta taityana da 7 mm. poi sia per la mira che per il caricamento è solo questione di tecnica . io carico meglio il mio stealt a 34 che il mio 119 c4 mono gomma con elastico corto , anzi il c4 mi spacca tutto dopo che lo carico 5 volte.

    #248137
    aldinik
    Partecipante

    @vicojet wrote:

    @vikingo wrote:

    @Alessandro V. wrote:

    Penso che dovresti vedere sparare un roller.. poi ci dirai cosa pensi! 😀

    ti faccio provare il mio sten 130 modificato fino all’osso… il roller ti sembrerà  un monopattino a confronto 😆

    quoto magico 130
    io posso rispondere per la mia esperienza vissuta in 40 anni di pesca , sono nato pescatore a 12 anni con un oleo panterino della techisub impugnatura centrale, dopo 3 anni sono passato ai jeans e drago sempre della tecnisub e poi dai 18 anni fino a oggi sten, stealt mares di tutte le misure . negli anni 80 ho cominciato a sparare con il mio primo arbalete ometr t20 86, ricordo ancora che ero in crozia e il suo tiro mi fece ridere al cospetto dello sten 92. oggi sparo con entrambi uso c4 74, 94 e 119 e oleo mares . posso dire una cosa ne ho provati di tutti colori e anche oggi molti miei amici che avevano abbandonato gli aria a favore dei legno doppia gomma tipo totem e ******* stanno tornando piano piano ai vecchi fucili modernizzati ad aria. come si è detto mille volte è una cosa soggettiva e personale , una cosa che l’arba non potrà  mai avere al cospetto di un oleo è la velocità  di tiro. molti miei amici compreso peppe franchi l’inventore del calibro 12 hanno fatto e rifatto test con telecamere in piscina e al mare , la velocità  degli oleo, neanche super caricati ( 21 atm), sparavano il doppio o quasi in velocità , questo vuol dire che anche con un roller non si potrà  mai raggiungere un oleo in velocità . tradotto vuol dire che un dentice da lontatno spesso e volentieri riesce a deviare dalla freccia . io ho sparato con il mio cyrano 110 modificato ( ora diventato uno stealt) più volte a fine corsa delle 3 passate di nylon e dentici e palamiti notorialmente molto veloci sono rimasti nell’asta taityana da 7 mm. poi sia per la mira che per il caricamento è solo questione di tecnica . io carico meglio il mio stealt a 34 che il mio 119 c4 mono gomma con elastico corto , anzi il c4 mi spacca tutto dopo che lo carico 5 volte.

    E pure c’è chi dice che le pompette non sono fatte per la pesca nel blu,, e che per bucare certi tipi di pesce ci vogliono dei fucili dedicati;
    in questo Tread:
    http://www.pescasubacquea.net/public/forum3/viewtopic.php?f=73&t=14225&start=45
    pare sia io l’unico a sostenere che con l’Oleo fai tutto ed anche meglio di quello che fai con i fucili ad elastico, è solo questione di abitudine di sparare in un certo modo, di preferenze personali e di abilità  del pescasub.

    #248138
    vicojet
    Partecipante

    @aldinik wrote:

    @vicojet wrote:

    @vikingo wrote:

    @Alessandro V. wrote:

    Penso che dovresti vedere sparare un roller.. poi ci dirai cosa pensi! 😀

    ti faccio provare il mio sten 130 modificato fino all’osso… il roller ti sembrerà  un monopattino a confronto 😆

    quoto magico 130
    io posso rispondere per la mia esperienza vissuta in 40 anni di pesca , sono nato pescatore a 12 anni con un oleo panterino della techisub impugnatura centrale, dopo 3 anni sono passato ai jeans e drago sempre della tecnisub e poi dai 18 anni fino a oggi sten, stealt mares di tutte le misure . negli anni 80 ho cominciato a sparare con il mio primo arbalete ometr t20 86, ricordo ancora che ero in crozia e il suo tiro mi fece ridere al cospetto dello sten 92. oggi sparo con entrambi uso c4 74, 94 e 119 e oleo mares . posso dire una cosa ne ho provati di tutti colori e anche oggi molti miei amici che avevano abbandonato gli aria a favore dei legno doppia gomma tipo totem e ******* stanno tornando piano piano ai vecchi fucili modernizzati ad aria. come si è detto mille volte è una cosa soggettiva e personale , una cosa che l’arba non potrà  mai avere al cospetto di un oleo è la velocità  di tiro. molti miei amici compreso peppe franchi l’inventore del calibro 12 hanno fatto e rifatto test con telecamere in piscina e al mare , la velocità  degli oleo, neanche super caricati ( 21 atm), sparavano il doppio o quasi in velocità , questo vuol dire che anche con un roller non si potrà  mai raggiungere un oleo in velocità . tradotto vuol dire che un dentice da lontatno spesso e volentieri riesce a deviare dalla freccia . io ho sparato con il mio cyrano 110 modificato ( ora diventato uno stealt) più volte a fine corsa delle 3 passate di nylon e dentici e palamiti notorialmente molto veloci sono rimasti nell’asta taityana da 7 mm. poi sia per la mira che per il caricamento è solo questione di tecnica . io carico meglio il mio stealt a 34 che il mio 119 c4 mono gomma con elastico corto , anzi il c4 mi spacca tutto dopo che lo carico 5 volte.

    E pure c’è chi dice che le pompette non sono fatte per la pesca nel blu,, e che per bucare certi tipi di pesce ci vogliono dei fucili dedicati;
    in questo Tread:
    http://www.pescasubacquea.net/public/forum3/viewtopic.php?f=73&t=14225&start=45
    pare sia io l’unico a sostenere che con l’Oleo fai tutto ed anche meglio di quello che fai con i fucili ad elastico, è solo questione di abitudine di sparare in un certo modo, di preferenze personali e di abilità  del pescasub.

    ciao premetto che uso gli oleo allagati tra un pò metterò un kit tomba su uno sten 105. i miei cannoni d 115 e 130 caricati a 35 bar fanno paura sono appena modificati ma mantengono il VP con le aste taitiane da 8 mm bucano tutto anche l’acciao. la bonanima di marò (rodolfo betti) per la precisione usava nei suoi viaggi tropicali gli sten 130, bakooca sempre mares con asta da 10 mm e titan ,mi ha raccontato che rispetto agli arba con 3 e 4 gomme in fatto di potenza e velocità  non temevano confronto, anche pipin usa a cuba degli sten 150 che la mares ha costruito per lui, poi ripeto ho provato dei legni famosi a tripla gomma con aste da 7.5 su bersagli a 5/6 metri e anche li i tiri dei pneomatici con canna da 13 e 12 non avevano rivali . l’ultima prova un calibro 12 con asta da 7 devoto doppia aletta caricato a 21 bar e un superjedi doppia gomma da 17 con asta da 7.5 , il pnomatico sfondava cucendo la lastar di polistirolo e continuando la corsa in acqua mentre il legno si fermava appena dopo le alette . però ripeto se uno nasce con il fucile arba difficilmente potrà  abituarsi all’oleo. io li uso entrambi però ogni volta che sparo con un oleo rimango esterefatto dalla botta. se pesco in grecia uso solo oleo dal medi 7o al 130 e le cernie ne prendo tante senza perderne una

    #248139
    vicojet
    Partecipante

    @ADRIANO CREA wrote:

    @vikingo wrote:

    Il bello del fucile ad aria è la possibilità  di aumentare la potenza soltanto aggiungendo aria, senza altri fronzoli, la precisione nel tiro è sempre garantita dalla coassialità  del pistone con l’asta a differenza degli arba…

    IL bello del roller è che lo carica pure una femminuccia,rincula poco,è mooolto preciso,puoi usare aste da 9 mm,pero’ è meno brandeggiabile.
    Vikingo non tutti possono caricare un 130 a 35 atm.
    e poi come mai nel tiro al bersaglio non si usano oleopneumatici? semplice, l’arba è piu’ preciso,mirare viene piu’ naturale.
    Fai dei filmati e sfata tutto 😉 🙂

    ti ricordo che i russi erano campioni del mondo e sparavano con oleo in titanio e mirino sul serbatoio hanno stravinto e anche oggi nel cecathol sub ho visto parecchi filmati usare solo oleo . rel resto la facilità  di ricarica di un oleo è risaputa. ma avete mai visto il filmato di you tube di massimo scarpati che nella stessa immersione con medisten e fiocina prendeva 2 saraghi a sommozzata???metre gli altri armeggiavano con gli arba lui ha vinto il mondiale.

    #248140
    vicojet
    Partecipante

    @MacGyverXD wrote:

    nn è che sono più precisi gli arbalete hanno un sistema di mira del tutto diverso dagli oleo….un sistema a mio parere molto migliore…e poi che senso ha caricare d’aria al limite il fucile se dopo una decina di spari e completamente consumato!!…in un arba roller…se tenuto bene come dio comanda nn devi stare dietro i negozianti…..nn devi mangiare gli spinaci di braccio di ferro x caricarlo…il rinculo nn ti da fastidio…nn ha un peso eccessivo ecc….certo anche il roller ha i suoi difetti…ma nn come quelli degli oleo…quindi nn vedo il motivo x cui il roller deve essere discriminato a confronto con gli oleo se li tiene testa senza problemi……..

    a me i roller sembrano remi da barca , parlo di quelli in lgno a 3 gomme. e per caricarlo ci vuole mezzora e poi il brandeggio???????? io preferisco cento volte per pescare con il cannone un oleo con sottovuoto neanche a paragone

    #248141
    dallisotto
    Partecipante

    Ho letto tutto, e dico tutto, questo thread, cercando un solo intervento che si allontanasse per un attimo dalla semplice disfida tecnica (o del chi piscia piu’ lontano), e che invece si concentrasse sulle motivazioni interiori ed emozionali che spiegassero la scelta fatta.
    Premetto che non sapendo pescare ed avendo usato pochissimi fucili, e tutti arbalete, non posso aggiungere niente ai vostri commenti.
    Ho letto parole di costruttori, e grandi sportivi, per cui voi avete un “sapere” che posso solo gustarmi nella lettura.
    Quello però che voglio dirvi è il mio punto di vista emozionale, presumibilmente ancestrale e non dimostrabile scientificamente.
    Perché gli istinti ancestrali non si testano in piscina, non si misurano in atm e non si filmano in HD; e questi istinti sono qualcosa che è un retaggio degli avi, che è giunto sino ai nostri tempi riemergendo solo in alcuni soggetti e non in altri.
    La PIA è un istinto antico, è il desiderio dell’uomo di soddisfare un bisogno primario, procurarsi il cibo in una contesa con un regno, quello animale, che ha spinto l’uomo a doversi sempre sudare ogni pasto, e doversi quindi migliorare sempre.
    Il tiro-sub e’ uno sport, la PIA secondo me no, non esiste uno sport in cui si uccide un animale.
    Nella PIA serve un’arma che sia letale per quell’animale, per soddisfare il nostro istinto; e l’uomo, da quando esiste, ha cercato di avere un’arma per la caccia, e per la pesca.
    LA prima arma in assoluto e’ stata la pietra affilata, la seconda e’ stata un palo di legno acuminato (la lancia), la terza e’ stata l’arco.
    Graffiti testimoniano di archi esistenti circa 20000 anni fa, nel Paleolitico.
    Nella sua accezione , l’arbalete è un arco: usa la spinta di un corpo elastico per scagliare un oggetto.
    Un incallito pompettaro come Vikingo potrebbe ribattere che anche l’aria è elastica, essendo comprimibile e tornando poi al suo stato naturale spingendo il pistone.
    Ma il fascino di avere un’arma semplice e letale, talmente semplice da essere inventata ventimila anni fa, non ha prezzo, almeno nella mia mente e nel mio ricercare emozioni ancestrali.
    Qualcuno sostiene che gli oleo siano progetti antichi, e che in fondo siano semplici.
    Ma sicuramente nel Paleolitico nessuno mai avrebbe saputo costruirselo, forse con la tecnologia della seconda metà  dell’ 800 si sarebbe potuto costuire un oleo.

    Nicola

    #248142
    gianlucaxyz
    Partecipante

    Nicola io sono passato da neanche un annetto all’oleo, per me stravince sull’arbalete e dubito che tornero’indietro, pero’hai fatto un intervento che condivido in pieno. Per me quello che hai scritto è sacrosanto ed onestamente non fa una piega, poi certo ognuno fa le sue scelte in base a…se stesso, pero’hai ragione secondo me.

    #248143
    vikingo
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    Ho letto tutto, e dico tutto, questo thread, cercando un solo intervento che si allontanasse per un attimo dalla semplice disfida tecnica (o del chi piscia piu’ lontano), e che invece si concentrasse sulle motivazioni interiori ed emozionali che spiegassero la scelta fatta.
    Premetto che non sapendo pescare ed avendo usato pochissimi fucili, e tutti arbalete, non posso aggiungere niente ai vostri commenti.
    Ho letto parole di costruttori, e grandi sportivi, per cui voi avete un “sapere” che posso solo gustarmi nella lettura.
    Quello però che voglio dirvi è il mio punto di vista emozionale, presumibilmente ancestrale e non dimostrabile scientificamente.
    Perché gli istinti ancestrali non si testano in piscina, non si misurano in atm e non si filmano in HD; e questi istinti sono qualcosa che è un retaggio degli avi, che è giunto sino ai nostri tempi riemergendo solo in alcuni soggetti e non in altri.
    La PIA è un istinto antico, è il desiderio dell’uomo di soddisfare un bisogno primario, procurarsi il cibo in una contesa con un regno, quello animale, che ha spinto l’uomo a doversi sempre sudare ogni pasto, e doversi quindi migliorare sempre.
    Il tiro-sub e’ uno sport, la PIA secondo me no, non esiste uno sport in cui si uccide un animale.
    Nella PIA serve un’arma che sia letale per quell’animale, per soddisfare il nostro istinto; e l’uomo, da quando esiste, ha cercato di avere un’arma per la caccia, e per la pesca.
    LA prima arma in assoluto e’ stata la pietra affilata, la seconda e’ stata un palo di legno acuminato (la lancia), la terza e’ stata l’arco.
    Graffiti testimoniano di archi esistenti circa 20000 anni fa, nel Paleolitico.
    Nella sua accezione , l’arbalete è un arco: usa la spinta di un corpo elastico per scagliare un oggetto.
    Un incallito pompettaro come Vikingo potrebbe ribattere che anche l’aria è elastica, essendo comprimibile e tornando poi al suo stato naturale spingendo il pistone.
    Ma il fascino di avere un’arma semplice e letale, talmente semplice da essere inventata ventimila anni fa, non ha prezzo, almeno nella mia mente e nel mio ricercare emozioni ancestrali.
    Qualcuno sostiene che gli oleo siano progetti antichi, e che in fondo siano semplici.
    Ma sicuramente nel Paleolitico nessuno mai avrebbe saputo costruirselo, forse con la tecnologia della seconda metà  dell’ 800 si sarebbe potuto costuire un oleo.

    Nicola

    L’unico commento che io possa farti è sull’avatar: con lo snowboard sei un tantino fuoriluogo 😀 ! lo sport e la caccia, la pesca o la lotta per la sopravvivenza contro tutto e tutti, nell’ uomo, vanno di pari passo: lo sport nasce per migliorare le capacità  di uccidere per sopravvivere e/o dimostrare la propria potenza ai nemici/avversari; ora passiamo all’istinto ancestrale: l’uomo inizia a pescare a mani nude per poi passare alla lancia che, evolvendosi si trasforma in arco ma anche in cerbottana; personalmente reputo l’oleopneumatico una cerbottana evoluta al pari dell’arco/arbalete; la cerbottana :Arma letale in Oriente(in particolare in Indonesia), in Amazzonia, dove le freccette erano sempre avvelenate con il curaro e in Giappone dove era chiamata “la morte silenziosa” ed era arma presente nell’arsenale dei Ninja! i miei fucili sono “morte silenziosa”, evoluta con il sottovuoto raggiungendo traguardi inpensabili sino a qualche anno fa… ora aspetto smentite ma se il grande Vicojet o il Maestro Dentex e tanti pilastri della pia hanno imbracciato, imbracciano ed imbracceranno oleopneumatici, sarà  difficile se non impossibile avere smentite.

    #248144
    gianlucaxyz
    Partecipante

    Paride io sono della “tua squadra”(non tornerei mai all’arbalete)ma filosofeggiando, sul piano ancestrale l’oleo è piu’distante, o meglio, credo che sia la sensazione (perche’altro non è) piu’diffusa.
    Credo che l’associazione arcoarba sia comunemente sentita come piu’intima e istintiva di quella oleocerbottana (meno diretta.)

    #248145
    vikingo
    Partecipante

    quindi è più consono paragonare l’arbalete ad una fionda…

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